Ciao 2001, February 20, 1983

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Ciao 2001

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Party Party


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   Maria Laura G. Giulietti

E' questo un film che ha le carte vincenti prima ancora di sapere quale sarà la sua vita commerciale. Se ne parla da tempo e sempre in maniera sotterranea, bisbigliando all'orecchio le ultime notizie, magari frivole, possibilmente entusiastiche.

Party Party sembra sia nato all'insegna della follia e dell'imprevedibilità, e si concatena all'industria cinematografica più recente, e più precisamente quel settore fatto da giovani per i giovani e basta. E' quindi logico che la colonna sonora (che precede di qualche tempo l'uscita sugli schermi italiani) sia molto importante e, soprattutto, ben realizzata, .con una folta manciata di canzoni da mettere spietatamente sul giradischi ad alto volume.

E l'album, come d'altronde semore più spesso si va facendo all'estero, parliamo di America e Gran Bretagna, è ovvio, subisce una attrazione particolare, che esula dal fatto stesso che si parla di colonna sonora. Infatti la rassegna di canzoni funziona egregiamente da sola e gli ospiti presenti — tra le più belle invenzioni sonore e visive — sono alcuni degli idoli più acclamati di questi tempestosi anni Ottanta. Sembra quindi che la tradizioriale colonna sonora sia stata accantonata e gli artisti vangarlo interpellati per la loro personale abilità di autori e interpreti. In "Party Party" troviamo un sacco di gente amica: Elvis Costello con i suoi Attractions, Dave Edmunds febbricitante, i Bad Manners con il loro gigantesco emblema, l'esile Pauline Black, il sofisticato Midge Ure, il bel biondo Sting, i folli Madness, i Modern Romance, Altered Images, Bananarama, Chas and Dave, tutti guidati dal music consultant Richard Hartley.

Il disco è una inarrestabile sequenza di quadretti bizzarri, Sting canta "Tutti Frutti" e "Need Your Love So Bad" con la produzione di Dave Edmunds, il quale appare in "Run Rudolph Run"; Costello tira fuori il suo "Party Party" e il grancerimoniere Hartley firma la produzione di "Little Town Flirt" degli Altered Images, "Yakety Yak" e "Elizabethan Reggae" (Bad Manners), "No Feelings" (Bananarama), "Band of Gold" (Modern Romance), Midge Ure si autoconfeziona a misura "The Man Who Sold The World". Non rimane che comperare una manciata di biglietti e mettersi in coda aspettando che la festa cominci...


Tags: Party PartyOriginal Motion Picture SoundtrackThe AttractionsThe Royal Guard HornsMadnessChas And DaveDave EdmundsStingNeed Your Love So BadPauline Black

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Ciao 2001, February 20, 1983


Maria Laura G. Giulietti reviews the soundtrack to Party Party.

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1983-02-20 Ciao 2001 clipping 01.jpg
Clipping.


Cover.
1983-02-20 Ciao 2001 cover.jpg

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Magazine scans thanks to Fulvio Fiore.

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