Corriere della Sera, January 29, 2005

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Costello: mia moglie Diana è una star,
non duetto con lei


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   Sandra Cesarale

Il cantante in tour "Presto un' opera sulla vita di Andersen"

"Sì, sono felice", ammette Elvis Costello. Per l' uomo nato insieme al rock' n' roll (a Londra, il 25 agosto del 1954) questo è un periodo da favola. Ha pubblicato il Sogno, musica per balletto, e il rockettaro The Delivery Man, ha ottenuto 4 nomination ai Grammy, lavora a un' opera sulla vita di Hans Christian Andersen. Ma soprattutto, da poco più di un anno, ha sposato Diana Krall, bionda regina dello "smooth jazz" Ora è in tour con gli Imposters. Arriverà il 5 febbraio all' Auditorium Verdi di Milano, il giorno dopo al Parco della Musica di Roma. "Ci sarà molto rock' n' roll, con le canzoni nuove, certo. E ne resuscito altre perse nella memoria", racconta. C' entra Diana nella sua nuova felicità? "L' amore dà dei vantaggi, come negarlo? Ma nella vita di tutti esistono momenti duri anche quando si è innamorati. Però mai come ora mi sento appagato". Stare insieme per due artisti spesso è difficile... "Adesso io sono a Berlino, lei in Brasile. Ci vediamo poco, ma è il lato romantico del nostro rapporto. Il momento più bello della mia giornata è parlarle al telefono". Non avete pensato a un tour insieme? "Forse, se lo facessimo, si perderebbe la magia. Ci è capitato di stare su uno stesso palco: l' estate scorsa per i 25 anni del festival jazz di Montreal, un' altra volta per beneficenza. Ma sono serate rare". C' è chi mischia pubblico e privato, come Bruce Springsteen e Patti Scialfa. "Lei è brava, peccato il suo talento sia oscurato. Diana non ha bisogno di me, quando l' ho conosciuta era parecchio avanti nella sua carriera. E io avevo tutti i suoi dischi. È stato emozionante lavorare al suo ultimo album. Aveva appena perso la madre, l' ho aiutata a riordinare quello che aveva scritto. C' è complicità fra noi, ma non è una coalizione". Non le manca nulla? "È un momento terribile per il mondo, può un musicista lagnarsi? La mia carriera è stata sempre casuale. I successi, i premi e i primi posti in classifica sono arrivati senza che li cercassi. Non ho mai pensato ai consensi. Sono saltato da un progetto all' altro secondo l' estro". Per questo ha accettato di lavorare per la Royal Danish Opera? "Il melodramma l' ho sempre sentito vicino, mia madre aveva origini italiane. Poi mi affascinavano il rapporto e la passione fra Andersen e il soprano svedese Jenny Lind. Ma non scriverò un' opera alla maniera di Puccini... come potrei? La trama assomiglia a una fiction ma le mie canzoni racconteranno una storia umana. E non sarà una favola a lieto fine".

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Corriere della Sera, January 29, 2005


Sandra Cesarale profiles Elvis Costello ahead of his concert with The Imposters, Saturday, February 5, 2005, Auditorium Verdi, Milan, Italy.


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