MODENA - Qualcuno forse non sarà d' accordo, ma secondo noi quello di Declan MacManus, un signore inglese che il 25 agosto compirà 62 anni e che è noto al grande pubblico con il nome d' arte di Elvis Costello, in fondo è uno spirito musicale malinconico. Il che naturalmente, meglio chiarirlo però, non è una connotazione negativa. Anzi. Sarà la sua voce inconfondibile, che predilige le zone d' ombra, saranno le sue canzoni, sarà che i tempi sono spesso da ballad, sarà che le atmosfere evocano qualcosa che si è perduto, ma a noi Costello piace per questo. In quasi trent' anni di carriera ha passeggiato fra i generi, attingendone a piene mani, ma mantenendo sempre quel suo marchio di fabbrica, che si potrà ascoltare stasera (ore 21.30) al Mu. Vi. Music Village Parco Novi Sad Modena. Presenterà dal vivo con il gruppo The Imposters (Steve Nieve piano, Davey Farragher basso e Davey Farragher batteria) il suo ultimo disco «The delivery man» (Il Fattorino), in cui duetta fra l' altro con Emmylou Harris and Lucinda Williams. Oltre ai progetti personali, nella sua carriera (ha esordito nel 1977 con `My Aim Is True' ), Costello ha sempre cercato e trovato collaborazioni con musicisti anche al di fuori dal suo genere. Pensiamo alla mezzosoprano svedese Anne Sofie von Otter, al sassofonista John Harle, al chitarrista Bill Frisell, al Quartetto Brodsky sino alla Mingus Orchestra. E giusto per chiudere il cerchio, recentemente ha esordito anche nella sinfonica con il disco «Sogno». In passato le sue canzoni raffinate sono state interpretate da artisti di estrazione diversissima. Il capolavoro? «Almost Blue», cantata in un club di Tokyo il 14 giugno 1987 da un Chet Baker strafatto che di lì a poco sarebbe morto, cascando dal balcone di un albergo di Amsterdam. Un capolavoro che si trova nel disco di Chet Baker «Memories» (ed. Paddle Wheel).
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