Boy Music, May 14, 1980

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Elvis Costello


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   Massimo Poggini

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Quella di Elvis Costello è stata una carriera fulminante: in poco più di un anno è passato dall' anonimato al successo, diventando una star di prima grandezza nel firmamento musicale inglese.

Elvis è salito alle ribalta nella primavera del '77 quando, con tre amici (Pete Thomas alla batteria, Bruce Thomas al basso, Steve Mason alle tastiere) ha fondato un complesso, «The Attractions», cominciando ad esibirsi con crescente successo nei club e nei piccoli teatri della fascia londinese.

Dopo una fantastica serata al Teatro Nashville, quando la polizia dovette intervenire per disperdere i fans, il suo nome cominciò a girare negli ambienti discografici; infatti, una volta vistolo alla ribalta del Crystal Palace a far da spalla al leggendario Carlos Santana, i proprietari della «Stiff» lo presero immediatamente sotto contratto.

"Alison," il suo primo singolo, figurò bene nelle classifiche del Regno Unito; ma l'album d'esordio, My aim is true, fece ancora meglio, ottenendo l'undicesimo posto nelle «charts».

Una tournée negli Stati Uniti confermò il personaggio, lanciando il 33 giri nelle graduatorie specializzate e dimostrando la forza del cantante e dello strumentista, ormai accettato dalla stragrande maggioranza del pubblico, specie da quello giovane: il suo stile scanzonato, semplice e venato d'ironia, con rapide citazioni da certo beat degli anni Sessanta, era ormai un genere di successo.

Dopo aver cambiato etichetta discografica, Elvis comincia a «gestire» il suo personaggio in maniera intelligente: pochissime interviste, scarse le fotografie e le concessioni alla «mondanità».

This year's model, il suo secondo Lp, è ancora una volta un album da classifica; ma la consacrazione definitiva arriva all'inizio del '79, con una tournée inglese all'insegna del «tutto esaurito»: un 45 giri, "Radio radio," ben accolto dal pubblico e il longplaying più ambizioso, difficile e pazzo di tutta la«new wave» britannica, quell' Armed forces che allude con u n po' di nostalgia e molto surrealismo a certe atmosfere tipiche di una quindicina d'anni fa.

Orma ai entrato nella leggenda del rock contemporaneo, premiato nei referendum annuali delle riviste specializzate, Costello s'impone anche come compositore: la sua "Allison" diventa una delle canzoni più eseguite dei tardi anni '70, immortalata anche e soprattutto da Linda Ronstadt nel suo album Living in the Usa (Linda tornerà poi a «visitare» Costello nell'ultimo Lp Mad Love con ben tre canzoni).

All'inizio del 1980 per Elvis c'è un nuovo cambio di etichetta (ora incide per la F-Beat) e un nuovo Lp, Get happy. Per i cultori del «Costello sound» questo nuovo disco è una vera e propria manna: venti brani in rapida successione, con la maliziosa voce nasale del«nuovo Elvis». le sue beffarde «mosse ritmi che», i paradossi verbali, il costante richiamo a un rock che non c'è più per costruire la nuova musica del decennio appena cominciato... Ecco, questo è un esempio concreto di quello che oramai si usa definire «rock anni '80».

Discografia (33 giri):

My aim is true (Staff, 1977)
This year's model (Radar, 1978)
Armed forces (Radar, 1979)
Get Happy (F-Beat. 1980)

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Boy Music, May 14, 1980


Massimo Poggini profiles Elvis Costello.

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Photo by Keith Morris.
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