Ciao 2001, February 26, 1978: Difference between revisions

From The Elvis Costello Wiki
Jump to navigationJump to search
(fix typo)
(update browser)
(One intermediate revision by the same user not shown)
Line 53: Line 53:
{{Bibliography next
{{Bibliography next
|prev = :Category:Ciao 2001
|prev = :Category:Ciao 2001
|next = Ciao 2001, December 10, 1978
|next = Ciao 2001, March 5, 1978
}}
}}
'''Ciao 2001, February 26, 1978
'''Ciao 2001, February 26, 1978
Line 75: Line 75:
{{Bibliography notes footer}}
{{Bibliography notes footer}}


{{Bibliography footer}}
{{Bibliography footer ff}}


==External links==
==External links==

Revision as of 21:52, 7 October 2021

... Bibliography ...
727677787980818283
848586878889909192
939495969798990001
020304050607080910
111213141516171819
202122232425 26 27 28


Ciao 2001

Italy publications

Newspapers

Magazines

Online publications


European publications

-

Un vero ruspante: Elvis Costello


translate
   Dario Salvatori

E' piccolo, bruttino, potrebbe somigliare a Woody Allen, ma ricorda anche Buddy Holly, il re del rock 'n' roll stile anni cinquanta. Invece Elvis Costello si appresta a divenirlo negli anni settanta

L'Inghilterra ha un nuovo Elvis. Si chiama Costello, cognome degno del più mafioso degli italiani trasferiti in America all'inizio del secolo.

E' piccolo, scattante, con gli occhiali, piuttosto bruttino, a metà strada fra Woody Allen e Buddy Holly. Melody Maker gli dedica la copertina una settimana sì e una no. Questo sembra decisamente il suo anno. Gli piace il rock e ce lo ha fatto sapere subito, al primo disco. Un rock 'n' roll sfrenato, prima maniera, anche se non proprio revival, anzi proprio anni '70. E' stato anche l'unico artista nuovo inglese ed esser esportato con notevole successo negli Stati Uniti, dove si sta parlando di lui con una certa consistenza.

E' la solita macchina che si è messa in moto, quella del successo ad oltranza, degno di una società discografica consumistica e di bocca buona. Invece è vero tutto il contrario: Elvis Costello, pur avendo le classiche caratteristiche dell'idolo nato a tavolino, è uno ruspante, venuto su ascoltando gente giusta, evitando il nuovo rock inglese dell'inizio dei '70 e altri cialtroni simili.

Per far parlare di sé ha trovato uno "scoop" degno dei grandi beatnik degli anni Cinquanta. Si è piazzato davanti all'ingresso dell'Hotel Hilton di Londra approfittando della concentrazione di tutto l'ambiente discografico inglese riunito per l'annuale convention della Cbs, improvvisando un concerto alla meglio accompagnandosi con la sua chitarra. Appena due settimane dopo, alla sua terza apparizione in un club londinese, aveva già un pubblico di svariate migliaia di unità.

Il suo arrivo ha coinciso con la spaventosa bordata punk, la quale, indipendentemente dal fatto musicale, ha messo nuovamente in moto tutti i migliori cervelli del music-business, un po' atrofizzati per i continui insuccessi ottenuti negli ultimi tempi.

La possibilità di movimentare la scena musicale, naturalmente soprattutto dal punto di vista delle vendite, ha posto di nuovo i press-agent nello stato di creare, spingere e credere in qualcosa. Costello, pur non avendo nulla a che vedere con i punks (con i quali però ha in comune certe caricature dell'aspetto fisico) si è affiancato a loro per proporre la sua musica.

Ventidue anni, nato a Londra ma cresciuto a Liverpool, Costello si è imposto discograficamente con la Stiff, una piccola etichetta indipendente dalla quale è uscito contemporaneamente Ian Dury, altro nuovo personaggio della scena pop inglese. L'attività della Stiff è giunta lo scorso autunno in tutta la Gran Bretagna; una lunga tournée organizzata per promuovere il pacchetto di artisti, dei quali poi più della metà sono riusciti ad imporsi.

Elvis Costello è quello che è riuscito ad avere un decollo più rapido di tutti gli altri: subito dopo l'album di debutto la sua musica è risultata di estremo interesse proprio ai dirigenti della Cbs, i quali si sono affrettati a metterlo sotto contratto e a preparare il prossimo long playing.

In America la sua ascesa è stata ancora più incredibile. Sulla scia del successo inglese, in realtà limitato, almeno agli inizi, l'interesse per questo nuovo personaggio è stato crescente da un giorno all'altro.

In effetti gli americani, pur avendo partorito il punk e tante altre novità per teenager degli ultimi tempi, sono arrivati spesso dopo gli inglesi nella corsa industriale, relativa al gioco delle parti' Complessati da questi precedenti si sono mossi subito in favore di Costello, che nel frattempo aveva dalla sua anche l'interesse "distratto" (quello che molto spesso porta il successo delle masse), in considerazione del fatto che la sua faccia e il suo nome iniziavano a riempire le pagine dei giornali la scorsa estate. quando le copertine si riempivano con il volto di Elvis Presley appena scomparso.

Un accostamento casuale, magari non del tutto voluto, però fondamentale ai fini della nascita di un nuovo artista.

Subito dopo la pubblicazione di "Less Than Zero," primo singolo di Costello, in Inghilterra l'interesse per il nuovo artista fu consapevole ed estremamente vivo. Certo, i nuovi trust musicali londinesi spesso non sono affatto incoraggiati in fatto di novità. L'ultimo arrivato è sempre il migliore, si spinge fino a che si può, poi magari si abbandona, almeno se non è riuscito ad emergere entro il tempo massimo. Così è stato negli ultimi anni e così probabilmente si andrà avanti. Elvis Costello però, a differenza dei suoi stessi ex colleghi della Stiff Record, sembra aver qualcosa da dire. E' il suo background ad essere diverso; da come parla, da come si muove sul palco, ma soprattutto da come canta sembra essere il fratello minore di Lonnie Donegan, tanto per nominare uno dei più famosi interpreti di rock 'n' roll inglese, certo si direbbe che non abbia mai incontrato Peter Gabriel o gente del genere.

Gli americani, che notoriamente amano questo tipo di paragoni, lo hanno definito una sorta di Bruce Springsteen (la grossa star mancata degli anni Settanta); da parte sua Costello continua ad asserire che i suoi due unici idoli continuano a rimanere George Jones e Gram Parsons, cosa che sorprende non poco quando lo si ascolta dal vivo.

I teenagers inglesi mostrano di gradire l'energia che è nella musica dì Costello, stemperata rispetto a quella del punk ma sempre a potenziale piuttosto alto. Gli altri, i nostalgici, vedono in lui un giovane ragazzo col ciuffo, vestito anni Cinquanta, dagli occhiali alla Buddy Holly ma dalla voce più sanguigna.

Insomma questo Elvis Costello sembra essere un artista in grado di accontentare tutti: rockers. punks, nostalgici, appassionati di country-rock (per questo vale solo il primo long playing), giovanissimi kids. Non è poco. Certamente questa uniformità di pareri non è casuale, non nel senso che ci vorrebbe far credere la stampa inglese, ma certamente siamo davanti ad un nuovo personaggio, il quale, pur senza rivoluzionare un bel nulla, riesce ad essere fresco ed accettabile per la maggior parte del pubblico giovane che fa opinione, oltre che fatti.

Scanning errors uncorrected...


Tags: Stiff RecordsLess Than ZeroMy Aim Is TrueHilton HotelMelody MakerGeorge JonesGram ParsonsBuddy HollyBruce SpringsteenIan DuryElvis Presley

-
<< >>

Ciao 2001, February 26, 1978


Dario Salvatori profiles Elvis Costello.

Images

1978-02-26 Ciao 2001 pages 66-67.jpg
Page scans.


1977 photo by Gus Stewart.
1978-02-26 Ciao 2001 photo 01 gs.jpg


Cover and contents page clipping.
1978-02-26 Ciao 2001 cover.jpg 1978-02-26 Ciao 2001 page 03 clipping 01.jpg

-

Magazine scans thanks to Fulvio Fiore.

Back to top

External links