Extra!, February 7, 2005: Difference between revisions

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<center>Elvis Costello & The Imposters live @ Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia - Roma, 6 febbraio 2005</center>
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'''Auditorium Parco della Musica, <br>
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Passare ben due ore e trenta minuti in compagnia di Declan McManus, in arte Elvis Costello, è un privilegio dell’anima, è come trovare perle rare in quell’ oceano di banalità e di cloni che popolano la scena musicale attuale. Da poco superati i cinquanta anni d’età Elvis ha voluto raccontarsi con la generesità e con la dedizione per il pubblico che hanno sempre contraddistinto una lunga, luminosa carriera, ormai quasi trentennale. Con lui gli Imposters, musici fantastici e amici fidati come [[Steve Nieve|Steve Neive]], piano, tastiere e organo Hammond, [[Pete Thomas]] alla batteria, e l’ultimo arrivato [[Davey Faragher]], al basso elettrico. Gli Impostori non si perdono in preamboli e sparano subito, tutti in fila, una sequela di rock and roll molesti, di blues avvolgenti e tirati, cose tipo “[[The Name Of This Thing Is Not Love]]”, “[[Nothing Clings Like Ivy|Nothing Clings Like Sky]]”, “[[Button My Lip]]”, “[[Heart Shaped Bruise]]” e la fantastica “ [[Country Darkness]] “, brani nuovi di zecca interamente tratti da “[[The Delivery Man]]” il nuovo album di Elvis Costello che segna il suo ritorno al rock. Musicalmente nato e cresciuto fra Irlanda ed Inghilterra in pieno periodo punk il prode McManus non si è mai sentito confinato ad uno stile particolare ed ha spaziato ben oltre i limiti del rock and roll. Ha catturato vibrazioni e suggestioni diverse che venivano dal patrimonio dei “crooners” americani anni ’50 e che si mescolavano con la vivacità dello “ska” e con i suoni morbidi ed avvolgenti del “reggae”. Non a caso infatti il suo primo tributo al passato è l’esecuzione di quella straordinaria “ [[Watching The Detectives]]” che racchiude in sé l’afflato del punk, l’energia del rock and roll e una base ritmica piacevolmente reggata. “[[Kinder Murder]]” poi, tratta da “[[Brutal Youth]]”, riscalda con i suoi riffs dinamici , tutta la platea della Sala Santa Cecilia, poco abituata a chitarre tanto devastanti e ribelli. C’è molta ironia, c’è tanto sarcasmo nelle melodie struggenti di Elvis(come Presley) Costello(come il Faccia d’Angelo, noto gangster) che non ha il fisico del ruolo per un rock and roller, che sembra più un impiegato delle poste, ma che invece sa come incendiare le folle oppure incantarle ricorrendo a melodie semplici e struggenti. E’ il momento di “[[Almost Blue (song)|Almost Blue]]”, una esecuzione vocale da brividi, è musica nuda, è incantesimo, è l’anima blues che viene fuori nel pezzo che fu reso celebre anche dall’interpretazione drammatica di [[Chet Baker]], poco prima di morire. Si riparte con “ [[(What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding?|What’s So Funny About Peace, Love & Understanding]]” ed è ancora rock and roll, non c’è contraddizione, non c’è antitesi, è sempre lui, Elvis che “strombazza” (è la parola italiana che ama di più) le sue radici musicali in giro per il mondo e che su “[[I Want You]]” ci regala una splendida canzone d’amore incastonata nella struttura armonica di un blues caldo ed elettrico, che scorre via per lunghi minuti come un fiume di lava in piena, con gli Imposters a dettare il ritmo e lui ad armeggiare disperato e selvaggio sul “pedal steel” della sua chitarra. Un vero miracolo! E ancora “[[New Amsterdam]]” una “slow ballad” bellissima e quella “[[Toledo]]” scritta e composta insiema a [[Burt Bacharach]], raccolta in quello scrigno di gioielli che è un album come “[[Painted From Memory]]”. Con “[[Monkey To Man]]” tratta dal nuovo disco, Elvis Costello torna ad un rock and roll altamente dinamico, eseguito a velocità un po’ folle. Invita il pubblico ad alzarsi e a ballare sotto il palco, ma forse la Sala di Santa Cecilia intimidisce i più e le adesioni non sono poi molte. Allora, dopo essersi guardato in giro, abbassa l’asta del microfono e al grido di “Se non vi alzate voi, allora mi siedo io!” ci regala una versione toccante di “[[My Aim Is True]]”, un brano in cui mette tutto se stesso, una piccola autobiografia in musica. Ancora altri rock blues e rock and roll che precedono i saluti finali, affidati ad una splendida esecuzione di “[[The Scarlet Tide]]”, ancora dal nuovo ultimo album. Thanks God for Elvis and His Marvellous Genius! Non esiste al mondo un compositore così prolifico e talmente ispirato da trasformare in melodie memorabili quelle che restano delle semplici canzoni.<br>
Passare ben due ore e trenta minuti in compagnia di Declan MacManus, in arte Elvis Costello, è un privilegio dell’anima, è come trovare perle rare in quell’ oceano di banalità e di cloni che popolano la scena musicale attuale. Da poco superati i cinquanta anni d’età Elvis ha voluto raccontarsi con la generesità e con la dedizione per il pubblico che hanno sempre contraddistinto una lunga, luminosa carriera, ormai quasi trentennale.
Articolo del  07/02/2005 - ©2002 - 2014 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
 
Con lui gli Imposters, musici fantastici e amici fidati come Steve Nieve, piano, tastiere e organo Hammond, Pete Thomas alla batteria, e l’ultimo arrivato Davey Faragher, al basso elettrico. Gli Impostori non si perdono in preamboli e sparano subito, tutti in fila, una sequela di rock 'n' roll molesti, di blues avvolgenti e tirati, cose tipo "The Name Of This Thing Is Not Love," "Nothing Clings Like Sky", "Button My Lip," "Heart Shaped Bruise" e la fantastica "Country Darkness," brani nuovi di zecca interamente tratti da ''The Delivery Man'' il nuovo album di Elvis Costello che segna il suo ritorno al rock.
 
Musicalmente nato e cresciuto fra Irlanda ed Inghilterra in pieno periodo punk il prode MacManus non si è mai sentito confinato ad uno stile particolare ed ha spaziato ben oltre i limiti del rock 'n' roll. Ha catturato vibrazioni e suggestioni diverse che venivano dal patrimonio dei "crooners" americani anni ’50 e che si mescolavano con la vivacità dello "ska" e con i suoni morbidi ed avvolgenti del "reggae."
 
Non a caso infatti il suo primo tributo al passato è l’esecuzione di quella straordinaria "Watching The Detectives" che racchiude in sé l’afflato del punk, l’energia del rock 'n' roll e una base ritmica piacevolmente reggata.
 
"Kinder Murder" poi, tratta da ''Brutal Youth'', riscalda con i suoi riffs dinamici , tutta la platea della Sala Santa Cecilia, poco abituata a chitarre tanto devastanti e ribelli. C’è molta ironia, c’è tanto sarcasmo nelle melodie struggenti di Elvis(come Presley) Costello(come il Faccia d’Angelo, noto gangster) che non ha il fisico del ruolo per un rock 'n' roller, che sembra più un impiegato delle poste, ma che invece sa come incendiare le folle oppure incantarle ricorrendo a melodie semplici e struggenti.
 
E’ il momento di "Almost Blue," una esecuzione vocale da brividi, è musica nuda, è incantesimo, è l’anima blues che viene fuori nel pezzo che fu reso celebre anche dall’interpretazione drammatica di Chet Baker, poco prima di morire.
 
Si riparte con "(What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding" ed è ancora rock 'n' roll, non c’è contraddizione, non c’è antitesi, è sempre lui, Elvis che "strombazza" (è la parola italiana che ama di più) le sue radici musicali in giro per il mondo e che su "I Want You" ci regala una splendida canzone d’amore incastonata nella struttura armonica di un blues caldo ed elettrico, che scorre via per lunghi minuti come un fiume di lava in piena, con gli Imposters a dettare il ritmo e lui ad armeggiare disperato e selvaggio sul "pedal steel" della sua chitarra. Un vero miracolo!
 
E ancora "New Amsterdam" una "slow ballad" bellissima e quella "Toledo" scritta e composta insiema a Burt Bacharach, raccolta in quello scrigno di gioielli che è un album come ''Painted From Memory''.
 
Con "Monkey To Man" tratta dal nuovo disco, Elvis Costello torna ad un rock 'n' roll altamente dinamico, eseguito a velocità un po’ folle.  
 
Invita il pubblico ad alzarsi e a ballare sotto il palco, ma forse la Sala di Santa Cecilia intimidisce i più e le adesioni non sono poi molte. Allora, dopo essersi guardato in giro, abbassa l’asta del microfono e al grido di "Se non vi alzate voi, allora mi siedo io!"
 
Ci regala una versione toccante di "My Aim Is True," un brano in cui mette tutto se stesso, una piccola autobiografia in musica.
 
Ancora altri rock blues e rock 'n' roll che precedono i saluti finali, affidati ad una splendida esecuzione di "The Scarlet Tide," ancora dal nuovo ultimo album.
 
Thanks God for Elvis and His Marvellous Genius! Non esiste al mondo un compositore così prolifico e talmente ispirato da trasformare in melodie memorabili quelle che restano delle semplici canzoni.
 
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'''Articolo del  07/02/2005 - ©2002 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati
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'''Extra! Music Magazine February 7, 2005
'''Extra! Music Magazine February 7, 2005
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[[Giancarlo De Chirico]] reviews Elvis Costello and [[the Imposters]] on Sunday [[Concert 2005-02-06 Rome|February 6, 2005]] at Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, [[Rome]], Italy.  
[[Giancarlo De Chirico]] reviews Elvis Costello & [[The Imposters]], Sunday, [[Concert 2005-02-06 Rome|February 6, 2005]], Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, Rome, Italy.


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<center>'''LIVE REVIEW'''</center>
<center>Elvis Costello & The Imposters</center>
<center>Elvis Costello & The Imposters live @ Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia - Rome, 6 February 2005</center>
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<center>Modena  </center>
<center>14/06/2005</center>
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<center>Google Translate</center>
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To spend two hours and thirty minutes in the company of Declan McManus, aka Elvis Costello, is a privilege of the soul, is like finding rare pearls in that 'ocean of banality and clones that populate the current music scene. Recently exceeded fifty years old Elvis wanted to tell with the generosity and dedication to the public that have always distinguished a long, bright career, now almost thirty years. With him, [[the Imposters]], great musicians and good friends like [[Steve Nieve|Steve Neive]], piano, Hammond organ and keyboards, [[Pete Thomas]] on drums, and newcomer [[Davey Faragher]], the electric bass. The Imposters are not lost in the preambles and shoot right away, all in a row, a string of rock and roll troublesome, wrapping blues and pulled, things like "[[The Name Of This Thing Is Not Love]]", "[[Nothing Clings Like Ivy|Nothing Clings Like Sky]]," "[[Button My Lip]]", "[[Heart Shaped Bruise]]" and the fantastic "[[Country Darkness]]", entirely brand new songs from "[[The Delivery Man|the Delivery Man]]" by Elvis Costello's new album that marks his return to rock. Musically born and raised in Ireland and England at the height of punk the stalwart McManus has never felt confined to a particular style and has ranged far beyond the limits of rock and roll. He captured vibrations and different suggestions that came from the heritage of the "crooners" American 50s and mingled with the vivacity of "ska" and with the soft sounds and embracing the "reggae". Not by chance that his first tribute to the past is the execution of that extraordinary "[[Watching The Detectives]]" that embodies the inspiration of punk, the energy of rock and roll and a rhythmic base pleasantly Reggata. "[[Kinder Murder]]" then, taken from "[[Brutal Youth]]", warms with its dynamic riffs, the whole audience at the Sala Santa Cecilia, little accustomed to such devastating guitars and rebels. There is a lot of irony, sarcasm is so poignant melodies of [[Elvis Presley|Elvis (Presley]] as) Costello (as Angel Face, known gangster) who does not have the physical role for a rock and roller, which looks more like an employee of the items, but instead knows how to ignite the crowds or enchant them using simple melodies and poignant. It 's time for "[[Almost Blue (song)|Almost Blue]]," a vocal performance by chills, music is naked, is spell, is the soul blues that comes out in the piece, which was made ​​famous even dramatic interpretation of [[Chet Baker]], shortly before his death . It starts with "[[(What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding?|What's So Funny About Peace, Love & Understanding]]" and it's still rock and roll, there is no contradiction, there is no contradiction, it is always him, Elvis "trumpets" (which is the Italian word for love more) roots music around the world and on "I Want you" gives us a beautiful love song set in the harmonic structure of a heat and electric blues, which runs off for long minutes as a river of lava in full, with the Imposters to dictate the pace and he fiddled desperate and wild on the "pedal steel" of his guitar. A true miracle! And again, "[[New Amsterdam]]" a "slow ballad" and the beautiful "[[Toledo]]" written and composed insiema to [[Burt Bacharach]], in that casket collection of jewelry that is as an album "[[Painted From Memory]]". With "[[Monkey To Man]]" taken from the new album, Elvis Costello returns to a highly dynamic rock and roll, performed at speed a bit 'crazy. Invites the audience to get up and dance to the stage, but perhaps the Hall of Santa Cecilia intimidates most and accessions are not many. So, after looking around, lowered the boom and shouting "If you do not get up, then I sit myself!" Gives us a touching version of "[[My Aim Is True]]", a song that puts all himself, a little autobiography in music. Still other rock blues and rock and roll that precede the final greetings, entrusted to a splendid performance of "[[The Scarlet Tide]]", still from the new album last. Thanks God for Elvis and His Marvellous Genius! There is in the world a composer so prolific and so inspired to be transformed into memorable melodies that remain of those simple songs. <br>
Article of 07/02/2005 - © 2002-2014 Extra! Music Magazine - All rights reserved
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Elvis Costello & The Imposters


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   Giancarlo De Chirico

Auditorium Parco della Musica,
Sala Santa Cecilia, Roma

Passare ben due ore e trenta minuti in compagnia di Declan MacManus, in arte Elvis Costello, è un privilegio dell’anima, è come trovare perle rare in quell’ oceano di banalità e di cloni che popolano la scena musicale attuale. Da poco superati i cinquanta anni d’età Elvis ha voluto raccontarsi con la generesità e con la dedizione per il pubblico che hanno sempre contraddistinto una lunga, luminosa carriera, ormai quasi trentennale.

Con lui gli Imposters, musici fantastici e amici fidati come Steve Nieve, piano, tastiere e organo Hammond, Pete Thomas alla batteria, e l’ultimo arrivato Davey Faragher, al basso elettrico. Gli Impostori non si perdono in preamboli e sparano subito, tutti in fila, una sequela di rock 'n' roll molesti, di blues avvolgenti e tirati, cose tipo "The Name Of This Thing Is Not Love," "Nothing Clings Like Sky", "Button My Lip," "Heart Shaped Bruise" e la fantastica "Country Darkness," brani nuovi di zecca interamente tratti da The Delivery Man il nuovo album di Elvis Costello che segna il suo ritorno al rock.

Musicalmente nato e cresciuto fra Irlanda ed Inghilterra in pieno periodo punk il prode MacManus non si è mai sentito confinato ad uno stile particolare ed ha spaziato ben oltre i limiti del rock 'n' roll. Ha catturato vibrazioni e suggestioni diverse che venivano dal patrimonio dei "crooners" americani anni ’50 e che si mescolavano con la vivacità dello "ska" e con i suoni morbidi ed avvolgenti del "reggae."

Non a caso infatti il suo primo tributo al passato è l’esecuzione di quella straordinaria "Watching The Detectives" che racchiude in sé l’afflato del punk, l’energia del rock 'n' roll e una base ritmica piacevolmente reggata.

"Kinder Murder" poi, tratta da Brutal Youth, riscalda con i suoi riffs dinamici , tutta la platea della Sala Santa Cecilia, poco abituata a chitarre tanto devastanti e ribelli. C’è molta ironia, c’è tanto sarcasmo nelle melodie struggenti di Elvis(come Presley) Costello(come il Faccia d’Angelo, noto gangster) che non ha il fisico del ruolo per un rock 'n' roller, che sembra più un impiegato delle poste, ma che invece sa come incendiare le folle oppure incantarle ricorrendo a melodie semplici e struggenti.

E’ il momento di "Almost Blue," una esecuzione vocale da brividi, è musica nuda, è incantesimo, è l’anima blues che viene fuori nel pezzo che fu reso celebre anche dall’interpretazione drammatica di Chet Baker, poco prima di morire.

Si riparte con "(What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding" ed è ancora rock 'n' roll, non c’è contraddizione, non c’è antitesi, è sempre lui, Elvis che "strombazza" (è la parola italiana che ama di più) le sue radici musicali in giro per il mondo e che su "I Want You" ci regala una splendida canzone d’amore incastonata nella struttura armonica di un blues caldo ed elettrico, che scorre via per lunghi minuti come un fiume di lava in piena, con gli Imposters a dettare il ritmo e lui ad armeggiare disperato e selvaggio sul "pedal steel" della sua chitarra. Un vero miracolo!

E ancora "New Amsterdam" una "slow ballad" bellissima e quella "Toledo" scritta e composta insiema a Burt Bacharach, raccolta in quello scrigno di gioielli che è un album come Painted From Memory.

Con "Monkey To Man" tratta dal nuovo disco, Elvis Costello torna ad un rock 'n' roll altamente dinamico, eseguito a velocità un po’ folle.

Invita il pubblico ad alzarsi e a ballare sotto il palco, ma forse la Sala di Santa Cecilia intimidisce i più e le adesioni non sono poi molte. Allora, dopo essersi guardato in giro, abbassa l’asta del microfono e al grido di "Se non vi alzate voi, allora mi siedo io!"

Ci regala una versione toccante di "My Aim Is True," un brano in cui mette tutto se stesso, una piccola autobiografia in musica.

Ancora altri rock blues e rock 'n' roll che precedono i saluti finali, affidati ad una splendida esecuzione di "The Scarlet Tide," ancora dal nuovo ultimo album.

Thanks God for Elvis and His Marvellous Genius! Non esiste al mondo un compositore così prolifico e talmente ispirato da trasformare in melodie memorabili quelle che restano delle semplici canzoni.


Tags: Auditorium Parco della MusicaSala Santa CeciliaRomeItalyThe ImpostersSteve NievePete ThomasDavey FaragherThe Name Of This Thing Is Not LoveNothing Clings Like IvyButton My LipHeart Shaped BruiseCountry DarknessThe Delivery ManWatching The DetectivesKinder MurderBrutal YouthElvis PresleyAlmost BlueChet Baker(What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding?New AmsterdamToledoBurt BacharachPainted From MemoryMonkey To ManAlisonThe Scarlet Tide

Articolo del 07/02/2005 - ©2002 Extra! Music Magazine - Tutti i diritti riservati

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Extra! Music Magazine February 7, 2005


Giancarlo De Chirico reviews Elvis Costello & The Imposters, Sunday, February 6, 2005, Auditorium Parco della Musica, Sala Santa Cecilia, Rome, Italy.


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