Il Manifesto, May 28, 2016: Difference between revisions
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Riconoscimenti e complimenti, si sa, fanno piacere a tutti. Per un musicista essere chiamato dal grande [[Paul McCartney]] a collaborare a un suo disco (per la precisione ''Flowers in the Dirt'' del 1989, l’ex Beatles ricambierà scrivendo a quattro mani [[Veronica]], il pezzo più bello dell’album ''Spike'') è di certo motivo di grande esaltazione. Se poi, alla fine del lavoro, sir Paul se ne esce con un elogio spaziale («Durante la nostra collaborazione mi ha ricordato John») c’è veramente da camminare a mezzo metro da terra. Ma non è il caso di mister Declan Patrick MacManus, in arte Elvis Costello, nato in ambito pub rock, scena inglese che nella prima metà dei Settanta rifuggiva dagli stadi e preferiva il microcosmo dei pub. Lui non è uno che si dà arie. Anticonformista e ribelle da sempre, ha flirtato agli esordi col punk ma non ha mai consumato un rapporto completo con quel movimento. Troppo devoto a Sinatra e alle Supremes, troppo raffinato nei testi per essere sodale di Johnny Rotten e soci. E troppo poco attento ai calcoli e alle regole dell’industria discografica per cavalcare le mode del momento. Come quando, agli esordi, blocca il suo gruppo durante una puntata del [[Saturday Night Live]], dicendo al pubblico che se ne fregava bellamente del divieto, imposto dagli autori del programma, di suonare [[Radio, Radio|Radio Radio]], nuovo brano ultra critico con gli Stati Uniti. O come quando supporta con grande slancio il Red Wedge, l’associazione di musicisti pro-Labour e anti-Thatcher. | Riconoscimenti e complimenti, si sa, fanno piacere a tutti. Per un musicista essere chiamato dal grande [[Paul McCartney]] a collaborare a un suo disco (per la precisione ''Flowers in the Dirt'' del 1989, l’ex Beatles ricambierà scrivendo a quattro mani [[Veronica]], il pezzo più bello dell’album ''Spike'') è di certo motivo di grande esaltazione. Se poi, alla fine del lavoro, sir Paul se ne esce con un elogio spaziale («Durante la nostra collaborazione mi ha ricordato John») c’è veramente da camminare a mezzo metro da terra. Ma non è il caso di mister Declan Patrick MacManus, in arte Elvis Costello, nato in ambito pub rock, scena inglese che nella prima metà dei Settanta rifuggiva dagli stadi e preferiva il microcosmo dei pub. Lui non è uno che si dà arie. Anticonformista e ribelle da sempre, ha flirtato agli esordi col punk ma non ha mai consumato un rapporto completo con quel movimento. Troppo devoto a Sinatra e alle Supremes, troppo raffinato nei testi per essere sodale di Johnny Rotten e soci. E troppo poco attento ai calcoli e alle regole dell’industria discografica per cavalcare le mode del momento. Come quando, agli esordi, blocca il suo gruppo durante una puntata del [[Saturday Night Live]], dicendo al pubblico che se ne fregava bellamente del divieto, imposto dagli autori del programma, di suonare [[Radio, Radio|Radio Radio]], nuovo brano ultra critico con gli Stati Uniti. O come quando supporta con grande slancio il Red Wedge, l’associazione di musicisti pro-Labour e anti-Thatcher. | ||
Il 20 maggio Baldini & Castoldi ha pubblicato la sua autobiografia, ''[[Unfaithful Music & Disappearing Ink|Musica infedele e inchiostro simpatico]]''. Per scriverla Costello assicura di essersi basato solo sui ricordi diretti e di aver fatto pochissime ricerche. Deve avere una memoria di ferro perché il volume consta di oltre 600 pagine, che ancora non bastano a includere tutte le storie di un musicista che ha pubblicato il primo disco, My Aim is True nel 1977. Alla fine dell’anno precedente l’etichetta indipendente Stiff Records aveva messo sui giornali un annuncio, con l’invito a farsi avanti, rivolto a musicisti desiderosi di emergere. Declan Patrick coglie l’attimo propizio. Il manager [[Dave Robinson]] ha appena ingaggiato [[Ian Dury]] e [[Nick Lowe]], mentre il produttore [[Jake Riviera|Jack Riviera]] fiuta il talento del nuovo pretendente e acconsente a fargli da manager. Riviera lo invita a trovare uno pseudonimo perché il nome originale è decisamente improponibile: al cognome della nonna paterna viene aggiunto il nome del re del rock’n’roll e il dado è tratto. Il produttore della Stiff unisce al suo artista occhialuto una band californiana chiamata [[Clover]] (faranno successo più tardi da soli come [[Huey Lewis]] and The News) e, in fretta e furia, viene registrato il primo disco di Elvis Costello, il citato ''My Aim is True'' (anticipato dal 45 giri [[Less Than Zero|Less than Zero]], titolo preso in prestito anni dopo da Brett Easton Ellis per il suo romanzo capolavoro), cui ne seguiranno altri 23. Il disco non ha molto successo, ma una serie di trionfali esibizioni a supporto dei Rumors convincono la Stiff Records a continuare a puntare sul ragazzo. Viene solo sostituito il gruppo di spalla: i Clover tornano negli States rimpiazzati dagli [[Attractions]] che, tra alti e bassi, accompagnano Costello sino ai giorni nostri. | Il 20 maggio Baldini & Castoldi ha pubblicato la sua autobiografia, ''[[Unfaithful Music & Disappearing Ink|Musica infedele e inchiostro simpatico]]''. Per scriverla Costello assicura di essersi basato solo sui ricordi diretti e di aver fatto pochissime ricerche. Deve avere una memoria di ferro perché il volume consta di oltre 600 pagine, che ancora non bastano a includere tutte le storie di un musicista che ha pubblicato il primo disco, ''My Aim is True'' nel 1977. Alla fine dell’anno precedente l’etichetta indipendente Stiff Records aveva messo sui giornali un annuncio, con l’invito a farsi avanti, rivolto a musicisti desiderosi di emergere. Declan Patrick coglie l’attimo propizio. Il manager [[Dave Robinson]] ha appena ingaggiato [[Ian Dury]] e [[Nick Lowe]], mentre il produttore [[Jake Riviera|Jack Riviera]] fiuta il talento del nuovo pretendente e acconsente a fargli da manager. Riviera lo invita a trovare uno pseudonimo perché il nome originale è decisamente improponibile: al cognome della nonna paterna viene aggiunto il nome del re del rock’n’roll e il dado è tratto. Il produttore della Stiff unisce al suo artista occhialuto una band californiana chiamata [[Clover]] (faranno successo più tardi da soli come [[Huey Lewis]] and The News) e, in fretta e furia, viene registrato il primo disco di Elvis Costello, il citato ''My Aim is True'' (anticipato dal 45 giri [[Less Than Zero|Less than Zero]], titolo preso in prestito anni dopo da Brett Easton Ellis per il suo romanzo capolavoro), cui ne seguiranno altri 23. Il disco non ha molto successo, ma una serie di trionfali esibizioni a supporto dei Rumors convincono la Stiff Records a continuare a puntare sul ragazzo. Viene solo sostituito il gruppo di spalla: i Clover tornano negli States rimpiazzati dagli [[Attractions]] che, tra alti e bassi, accompagnano Costello sino ai giorni nostri. | ||
Dal primo all’ultimo disco (''National Ransom'' del 2010 come solista, poi seguito, nel 2013, da ''Wise up Ghost'' in collaborazione con i [[Roots]]) mister MacManus ha spaziato in lungo e in largo nello scibile musicale degli ultimi cent’anni e più: dal rock’n’roll scarno, tirato, ai confini del punk degli esordi, al country, al soul, su su fino alle composizioni cameristiche create assieme al [[Brodsky Quartet]]. Tutta la sua esperienza artistica è stipata in Detour, lo spettacolo che Costello porta in giro da quasi un anno e che proprio in questi giorni è in cartello nel nostro paese (sette date a partire dallo scorso [[Concert 2016-05-23 Turin|lunedì 23 maggio]] a Torino, poi [[Milano]], [[Padova]], [[Florence|Firenze]], [[Bologna]], Roma e finale a Brescia martedì 31). | Dal primo all’ultimo disco (''National Ransom'' del 2010 come solista, poi seguito, nel 2013, da ''Wise up Ghost'' in collaborazione con i [[Roots]]) mister MacManus ha spaziato in lungo e in largo nello scibile musicale degli ultimi cent’anni e più: dal rock’n’roll scarno, tirato, ai confini del punk degli esordi, al country, al soul, su su fino alle composizioni cameristiche create assieme al [[Brodsky Quartet]]. Tutta la sua esperienza artistica è stipata in Detour, lo spettacolo che Costello porta in giro da quasi un anno e che proprio in questi giorni è in cartello nel nostro paese (sette date a partire dallo scorso [[Concert 2016-05-23 Turin|lunedì 23 maggio]] a Torino, poi [[Milano]], [[Padova]], [[Florence|Firenze]], [[Bologna]], Roma e finale a Brescia martedì 31). |
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