Portento di un Costello! Lo chiameremmo infallibile, se altri più pronti ed altolocati di lui non avessero già messo le mani su un aggettivo tanto impegnativo. Ma, definizioni a parte, una cosa ci trova ormai tutti
concordi: tra i personaggi emersi dal cataclisma sonoro ‘76/’77, nessuno megilo di lui, e del Clash per altro verso, ha saputo raggiungere una posizione e uno status di musicista classico’ e di figura carismatica, proiettata ben oltre le vicende contingenti della vita musicale. Lungi dall'essere, come tante glorie di una stagione, il prodotto ed il sintomo di un malessere passeggero o la moda che dura un giro di sole, I dischi di Declan McManus, in arte Elvis Costello l’irritante, I’lmmoderato, il Provocatore, il Genio ecc. ecc., ci appaiono sempre più come tasselli di un’opera destinata a restare, capitoli di un lungo Racconto Pop nel quale il mondo, le ‘cose moderne, la nostra vita, trovano una rappresentazione piena e folgorante.
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