Il nome di Elvis Costello è legato al grande boom della New Wave inglese del 77, ma la sua musica non ha molto a che vedere con quel frenetico punk rock che ha l'origine soprattutto nell'isola britannica.
Le canzoni di Elvis sono timide, ma intelligenti, tutte intrise di un passato musicale che ritorna sempre più prepotentemente.
Costello, 22 anni, ex operatore di computer, ha modellato il suo stile e la sua persona, sul quel tipo di rock'n roll a cui faceva capo Buddy Holly.
Prodotto ed aiutato da Nick Lowe (ex Brinsley Schwarz, e personaggio chiave di certa musica attuale inglese), Elvis ci dà un album fresco e godibile.
La sua musica ed i suoi testi sono Strettamente legati alla realtà in cui egli vive, vedi "Welcome to the working week," o la splendida "Less than zero." Molto bella anche "Alison" e la pessimista "Waiting for the end of the world."
Un personaggio come Costello merita certamente più credibilità, di quanta ne abbiano altri personaggi della New Wave.
Elvis ha soltanto iniziato a sorprenderci.
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