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When I Was Cruel
Elvis Costello
Federico Guglielmi
Padronissimi di considerarmi un eretico, ma l'altro Elvis del rock non è mai stato uno dei miei artisti preferiti: sia chiaro che a casa ho almeno una dozzina di suoi album e che mi è impossibile non provare stupore ed entusiasmo di fronte al suo straordinario talento di artigiano pop, ma la musica è anche una questione di pelle ed è quindi lecito che talvolta il critico possa non trovarsi in sintonia con l'appassionato. Le due figure, però, diventano una sola per commentare When I Was Cruel, senza ombra di dubbio una delle migliori prove del Costello pop-rocker (nel senso più ampio e nobile del termine). Ispirazione, armonia e classe superiore, lasciate libere di prorompere in canzoni bellissime — mi vengono in mente "Tart," "Alibi" e "Daddy Can I Turn This", ma ce ne sono molte altre — il cui fascino tra classico e moderno è all'occorrenza reso ancor più intrigante da brillanti tocchi di eccentricità. Applausi.
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Cover.
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