Viene finalmente pubblicato in Italia un album del musicista inglese del momento, quell'Elvis Costello che la stampa e il pubblico d'oltremanica hanno già paragonato, esagerando non poco, ad un altro Elvis, ben più grande ed importante. Paragoni a parte, Costello dimostra, con questo My Aim Is True, di essere senz'altro meritevole del successo tributatogli da decine di migliaia di appassionati. Grande amante del rock 'n' roll e di certo beat, Elvis ci offre un lavoro poderoso ed incisivo come pochi altri, ricco di richiami al miglior R&R e, in un caso ("Alison"), addirittura al Jimi Hendrix più "dolce" (quello di "Drifting" e di "The Wind Cries Mary").
Qua e là si avvertono influenze "esterne" abbastanza marcate (primo fra tutti, il Bruce Springsteen di Born To Run), ma in definitiva Costello appare sempre molto personale. Tra i momenti migliori, oltre al già citato, stupendo "Alison," vorremmo segnalare "Welcome to the Working Week," "Red Shoes" e "No Dancing." Un ennesimo esponente della new wave inglese, dunque: senz'altro uno dei migliori.
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