Per il debutto col marchio della Deutsche Grammophon (unico precedente il disco da lui stesso curato e realizzato insieme al soprano Sophie Von Otter), Elvis Costello ha scritto 11 magnifiche ballad, cantate con piglio elegante da moderno crooner, suonate col pianista Steve Nieve, il batterista Peter Erskine, chiamato in questo caso a limitare la sua potenza in favore di un soffuso gioco di spazzole, con un' orchestra d' archi, e la presenza saltuaria del Bodsky Quartet, col quale incise anni fa un disco, e di solisti d' eccezione come Lew Soloff e Lee Konitz. Canzone dopo canzone (rigorosamente prive di strumenti elettrici) Costello costruisce un autentico viaggio poetico che passa dall' iniziale disperazione della perdita, descritta in You left me in the dark, attraverso atmosfere crepuscolari e sognanti (When did I stop dreaming? e You turned to me) alla ricerca di nuovi sentimenti e di ottimistica speranza, in un clima rarefatto e raffinatissimo che culmina nel relativo happy ending di I'm in the mood again. In tutte le canzoni usa per lo più il timbro basso, evitando impennate in acuto, conferendo al tutto un clima omogeneo e rilassato. Soprattutto mostra qualità inedite d' arrangiatore, che lui stesso dichiara come frutto di accurato studio, e con un metodo d' altri tempi, praticando ancora fogli e matita, evitando le scorciatoie offerte oggi dai computer.
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