Era molto atteso il risultato della collaborazione tra The Roots e il songwriter inglese, nata da un incontro nello show Late Night With Jimmy Fallon, in cui la band è di casa. L’incontro sarebbe dovuto servire per realizzare un singolo per il Record Store Day e si è trasformato invece in un full length. Tanta stima ed entusiasmo da parte di entrambi hanno portato a Wise Up Ghost and Other Songs: un riuscito esperimento nel quale non si tratta più di Elvis Costello né degli americani, ma di un particolare connubio nel quale la base hip hop diventa soul magmatico e programmatico, con la voce riottosa del veterano e ineffabile MacManus.
Per la verità c’è da dire che trattasi forse più di un’opera costelliana che viceversa, nel senso che Questlove e soci, insieme al loro ingegnere del suono Steven Mandel si sono letteralmente messi al suo servizio: ecco che alcuni dei nuovi pezzi sono in realtà un mash-up di vecchi testi di Costello, si veda l’antesignano hip hop di "Pills And Soap" che troviamo nella furiosa "Stick Out Your Tongue," così come succede in "Wake Me Up" con "Bedlam" e "The River In Reverse," in un gioco stratificato di rimandi e citazioni.
Soul, funky, ballad ("Tripwire," "Viceroy's Row"), atmosfere scure roventi e battagliere e in chiusura un classico accorato songwriting ("If I Could Believe"): gli elementi per una rivitalizzazione reciproca ci sono proprio tutti e ben distribuiti. Un piacere per le orecchie, un mix di sensibilità musicale, lirica e critica. Un album molto denso.
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