Velvet, March 1989: Difference between revisions
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Lo incontrai per la prima volta in uno studio di registrazione dove io ero con gli Attractions e lui con Michael Jackson. Scambiammo poche parole e ci lasciammo dicendo che ci saremmo risentiti. Non successe nulla di concreto almeno sino allo scorso anno, quando fu lui a chiedermi di scrivere qualcosa insieme. Andai a trovarlo nel suo studio di registrazione con la paura di andate incontro ad un mezzo fallimento: non sempre quando ci si incontra fra artisti con la ferma intenzione di comporre musica si riesce a trovare la giusta intesa. | Lo incontrai per la prima volta in uno studio di registrazione dove io ero con gli Attractions e lui con Michael Jackson. Scambiammo poche parole e ci lasciammo dicendo che ci saremmo risentiti. Non successe nulla di concreto almeno sino allo scorso anno, quando fu lui a chiedermi di scrivere qualcosa insieme. Andai a trovarlo nel suo studio di registrazione con la paura di andate incontro ad un mezzo fallimento: non sempre quando ci si incontra fra artisti con la ferma intenzione di comporre musica si riesce a trovare la giusta intesa. | ||
Fu per quello, e non certo per presunzione, che portai con me un nastro su cui avevo inciso alcune idee per due possibili brani. Tutto andò come avevo previsto, cioè malissimo. Trascorremmo le prime due ore parlando o suonando vecchie canzoni, ma idee, quelle niente! Fu solo allora che tirai fuori quella cassetta dicendo a Paul che avremmo potuto lavorare sui miei due brani. Mi aiutò a finirli e a trovare il giusto arrangiamento. Erano proprio "Pads, Paws And Claws" e "Veronica." Ecco perché sono firmate McCartney/ | Fu per quello, e non certo per presunzione, che portai con me un nastro su cui avevo inciso alcune idee per due possibili brani. Tutto andò come avevo previsto, cioè malissimo. Trascorremmo le prime due ore parlando o suonando vecchie canzoni, ma idee, quelle niente! Fu solo allora che tirai fuori quella cassetta dicendo a Paul che avremmo potuto lavorare sui miei due brani. Mi aiutò a finirli e a trovare il giusto arrangiamento. Erano proprio "Pads, Paws And Claws" e "Veronica." Ecco perché sono firmate McCartney/MacManus. | ||
''Si è detto della possibilità di un album insieme... | ''Si è detto della possibilità di un album insieme... | ||
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''Ma così facendo, inserendo cioè diversissimi strumenti e musicisti all'interno dei tuoi album, stai via via prendendo le distanze dai tuoi stessi album del passato — mi riferisco in particolare al 'pure pop' di This Year's Model, al country di Almost Blue e alle divagazioni Stax di Get Happy — che, pur diversissimi fra loro, avevano come comune denominatore la ricerca di un suono "unico" che li caratterizzava. | ''Ma così facendo, inserendo cioè diversissimi strumenti e musicisti all'interno dei tuoi album, stai via via prendendo le distanze dai tuoi stessi album del passato — mi riferisco in particolare al 'pure pop' di This Year's Model, al country di Almost Blue e alle divagazioni Stax di Get Happy — che, pur diversissimi fra loro, avevano come comune denominatore la ricerca di un suono "unico" che li caratterizzava. | ||
Non credo più che debba esistere all'interno di un album un tema musicale "unico." L'ho fatto in passato e non escludo di poter tornare a farlo, ma attualmente sono più interessato ai mille modi diversi con cui ci si può accostare ad una canzone. Nell'ultimo album è stata l'imprevedibilità ad avere la meglio sulla razionalità; prendi ad esempio il lavoro che ha fatto la Dirty Dozen Brass Band nei quattro brani a cui ha partecipato: in uno, "Deep Dark Truthful Mirror," fa più o meno ciò che la gente si aspetterebbe, ma su "Stalin Malone," lo strumentale, ho voluto che quei musicisti, contrariamente alle loro abitudini, leggessero la musica. Nelle altre due song c'è una sovrapposizione di strumenti tale da renderle uniche. Quel che abbiamo cercato di fare è stato prendere le mie canzoni e portarle a New Orleans, e non è stato come pretendere che dei musicisti locali venissero in studio da me in California, Inghilterra o Irlanda; portando loro le mie canzoni ho chiaramente fatto capire che si trattava di uno scambio e non di un semplice acquisto. Credo che non si sia mai ascoltato prima qualcosa come "Miss Macbeth" o "Chewing Gum": è una mistura, esattamente ciò che il rock'n'roll ha sempre significato per me, perché un disco di | Non credo più che debba esistere all'interno di un album un tema musicale "unico." L'ho fatto in passato e non escludo di poter tornare a farlo, ma attualmente sono più interessato ai mille modi diversi con cui ci si può accostare ad una canzone. Nell'ultimo album è stata l'imprevedibilità ad avere la meglio sulla razionalità; prendi ad esempio il lavoro che ha fatto la Dirty Dozen Brass Band nei quattro brani a cui ha partecipato: in uno, "Deep Dark Truthful Mirror," fa più o meno ciò che la gente si aspetterebbe, ma su "Stalin Malone," lo strumentale, ho voluto che quei musicisti, contrariamente alle loro abitudini, leggessero la musica. Nelle altre due song c'è una sovrapposizione di strumenti tale da renderle uniche. Quel che abbiamo cercato di fare è stato prendere le mie canzoni e portarle a New Orleans, e non è stato come pretendere che dei musicisti locali venissero in studio da me in California, Inghilterra o Irlanda; portando loro le mie canzoni ho chiaramente fatto capire che si trattava di uno scambio e non di un semplice acquisto. Credo che non si sia mai ascoltato prima qualcosa come "Miss Macbeth" o "Chewing Gum": è una mistura, esattamente ciò che il rock 'n' roll ha sempre significato per me, perché un disco di rock 'n' roll non é tale solo se in copertina ci sono un figuro con i capelli imbrillantinati e una scritta rosa confetto. Rock 'n' roll é anche altro. Ci fossero più ponti fra le differenti culture e i diversi paesi la gente non sarebbe così diffidente. Raccontarsi storie scambiandosi le musiche é un grande segno di fratellanza. | ||
''Avevi previsto tutto o molte idee ti sono venute in studio? | ''Avevi previsto tutto o molte idee ti sono venute in studio? | ||
Tutto, dagli arrangiamenti agli strumenti da utilizzare, era stato deciso prima di iniziare le session. lo, T{{nb}}Bone e Kevin | Tutto, dagli arrangiamenti agli strumenti da utilizzare, era stato deciso prima di iniziare le session. lo, T{{nb}}Bone e Kevin Killen ci siamo riuniti ed abbiamo deciso quali strumenti inserire in ogni canzone affinchè ognuna di esse vivesse nel giusto modo. Come gli arrangiatori per orchestra, abbiamo cercato di creare il clima adatto ad ogni canzone. Sono stati i singoli brani a determinare la scelta di alcuni strumenti, e non viceversa, poi si é trattato di attaccarsi al telefono e chiamare uno per uno tutti i musicisti che più ci sembravano adatti. Ci è voluto un mese per prendere tutti i contatti, e in qualche caso ce l'abbiamo fatta grazie ad un pizzico di fortuna. | ||
''Chi ti conosce sa che sei stato un grande amante dei Byrds e di Gram Parsons e potrebbe quindi dare un significato particolare alla presenza di Roger McGuinn e della sua Ricicenbacker 12 su "...This Town...". Come sei arrivato a scegliere proprio lui per quella parte? | ''Chi ti conosce sa che sei stato un grande amante dei Byrds e di Gram Parsons e potrebbe quindi dare un significato particolare alla presenza di Roger McGuinn e della sua Ricicenbacker 12 su "...This Town...". Come sei arrivato a scegliere proprio lui per quella parte? | ||
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''Quale pensi sia la considerazione che ha oggi di te il pubblico americano dopo i vecchi fraintendimenti con la stampa locale e con alcuni colleghi? Mi riferisco anche all'episodio che ti vide "discutere" con Stephen Stills e Bonnie Bramlett in un vecchio locale di Columbus a proposito del colore della pelle di Ray Charles... | ''Quale pensi sia la considerazione che ha oggi di te il pubblico americano dopo i vecchi fraintendimenti con la stampa locale e con alcuni colleghi? Mi riferisco anche all'episodio che ti vide "discutere" con Stephen Stills e Bonnie Bramlett in un vecchio locale di Columbus a proposito del colore della pelle di Ray Charles... | ||
Non credo che la gente abbia poi preso esageratamente sul serio quell'avvenimento quanto alcuni giornalisti. Era chiaro che io non volevo offendere Ray Charles, ma a così tanti anni di distanza parlarne ancora può solo essere dannoso. Chi mi segue sa che ho partecipato al Rock Against Racism e che fra le cover che ho interpretato durante la mia carriera c'é anche "(What's So Funny About) Peace, Love | Non credo che la gente abbia poi preso esageratamente sul serio quell'avvenimento quanto alcuni giornalisti. Era chiaro che io non volevo offendere Ray Charles, ma a così tanti anni di distanza parlarne ancora può solo essere dannoso. Chi mi segue sa che ho partecipato al Rock Against Racism e che fra le cover che ho interpretato durante la mia carriera c'é anche "(What's So Funny About) Peace, Love and Understanding" di Nick Lowe. Sono quelle le migliori risposte a chi ancora mi accusa. | ||
''Trovi sempre delle differenze fra l'audience europea e quella americana? | ''Trovi sempre delle differenze fra l'audience europea e quella americana? | ||
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Lui era l'esperto in country e folk della situazione. Doveva sempre ricordarsi il piano originale e aiutarmi a non allontanarmi troppo da quell'idea. In questo sono un po' debole, mi faccio prendere talvolta la mano. A New Orleans, ad esempio, venuto in contatto con dei musicisti così straordinari difficilmente avrei resistito alla tentazione di mutare qua e là qualche arrangiamento. Un ''baby sitting'' di questo può anche sembrare frustrante, ma bisogna avere, se necessario, anche l'umiltà per attribuirsi un controllo di quel tipo. | Lui era l'esperto in country e folk della situazione. Doveva sempre ricordarsi il piano originale e aiutarmi a non allontanarmi troppo da quell'idea. In questo sono un po' debole, mi faccio prendere talvolta la mano. A New Orleans, ad esempio, venuto in contatto con dei musicisti così straordinari difficilmente avrei resistito alla tentazione di mutare qua e là qualche arrangiamento. Un ''baby sitting'' di questo può anche sembrare frustrante, ma bisogna avere, se necessario, anche l'umiltà per attribuirsi un controllo di quel tipo. | ||
''Mi ricordo di quanto Roddy Frame degli Aztec Camera veniva accusato di copiare il tuo stile vocale. Ora | ''Mi ricordo di quanto Roddy Frame degli Aztec Camera veniva accusato di copiare il tuo stile vocale. Ora "Last Boat Leaving," che chiude Spike, suona alle mie orecchie come una canzone degli Aztec Camera... | ||
Se n'é parlato, ma personalmente non ho mai notato questa rassomiglianza. È ok per quanto pensi di "Last Boat Leaving," ma io ho un'altra opinione. È forse la chitarra acustica a farti pensare a Roddy Frame. | Se n'é parlato, ma personalmente non ho mai notato questa rassomiglianza. È ok per quanto pensi di "Last Boat Leaving," ma io ho un'altra opinione. È forse la chitarra acustica a farti pensare a Roddy Frame. | ||
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A casa. Ero rientrato da poco quando ho appreso la notizia dalla TV; ero triste, molto triste in quel momento. Sapevo che Roy non godeva di ottima salute, ma non pensavo alla possibilità di una fine così improvvisa. Tutto era tornato a sorridergli e il suo pubblico aveva ricominciato a volergli bene come una volta. | A casa. Ero rientrato da poco quando ho appreso la notizia dalla TV; ero triste, molto triste in quel momento. Sapevo che Roy non godeva di ottima salute, ma non pensavo alla possibilità di una fine così improvvisa. Tutto era tornato a sorridergli e il suo pubblico aveva ricominciato a volergli bene come una volta. | ||
''Rolling Stone'' lo ha ricordato con una copertina, con quella che pare essere la sua ultima intervista concessa ad un giornale e con una raccolta di opinioni e ricordi carpiti dalla viva voce di grandi star come Bono, Springsteen, Petty e Chuck Berry, che hanno avuto modo in passato di lavorarci insieme. Come mai manchi tu? Quel giorno hanno telefonato anche a me ma mi sono rifiutato di dire alcunché. Non sopporto quel genere di !issa che si scatena fra le stazioni radio e le redazioni dei giornali ogni volta che muore qualcuno famoso. Che poi quei commenti siano sempre sinceri è da vedersi. Anche in questo caso potrei dirti, a mio parere, chi ha detto il vero e chi no. | ''Rolling Stone'' lo ha ricordato con una copertina, con quella che pare essere la sua ultima intervista concessa ad un giornale e con una raccolta di opinioni e ricordi carpiti dalla viva voce di grandi star come Bono, Springsteen, Petty e Chuck Berry, che hanno avuto modo in passato di lavorarci insieme. Come mai manchi tu? Quel giorno hanno telefonato anche a me ma mi sono rifiutato di dire alcunché. Non sopporto quel genere di !issa che si scatena fra le stazioni radio e le redazioni dei giornali ogni volta che muore qualcuno famoso. Che poi quei commenti siano sempre sinceri è da vedersi. Anche in questo caso potrei dirti, a mio parere, chi ha detto il vero e chi no. Bruce Springsteen è stato senz'altro sincero, amava davvero la sua musica; e anche Bono lo è stato, anche qualcun'altro. Ma molti, credimi, vogliono solo essere lì, su quelle pagine. E una forma di presenzialismo che non sopporto. La morte di un amico o di un compagno di lavoro, per quanto egli possa essere un personaggio pubblico, resta un fatto intimo da non rendere pubblico. Non conoscevo Roy abbastanza da potermi ritenere un esperto, però ho scritto alla moglie Barbara dicendole che mi dispiaceva e che le volevo bene. | ||
''Chi ha scelto "The Comedians" per il suo nuovo album e per lo show televisivo A Black And White Night? | ''Chi ha scelto "The Comedians" per il suo nuovo album e per lo show televisivo A Black And White Night? | ||
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''È la prima cosa che salta all'occhio vedendo il video che ne é stato tratto. | ''È la prima cosa che salta all'occhio vedendo il video che ne é stato tratto. | ||
Spesso quel tipo di show viene fuori molto falso, sai come succede... Ma in questo caso tu potevi leggere l'emozione sul viso di ognuno. Amore e grande ammirazione fusi in un unico sentimento. Abbiamo provato a lungo quelle canzoni tutt'altro che facili da suonare: sono ballate molto complesse e particolari, quelle di Roy. La loro costruzione e il loro arrangiamento sono molto difficili da eseguire. Sul palco quella sera eravamo molto concentrati, proprio come in un'opera. Ecco, se proprio dovessi dare una definizione della musica di Roy Orbison parlerei di opera: a differenza del semplice rock'n'roll, con la musica di Orbison non puoi permetterti distrazioni o suonare in scioltezza, tutto é più rigido. Sono rimasto molto impressionato dagli altri musicisti, particolarmente dalla TCB Band, che in passato era stato il gruppo di Elvis Presley. Conoscevo già alcuni di loro in quanto James Burton e Jerry Scheff avevano suonato sul mio Almost Blue, e Ron Tutt era stato il batterista in un album di T{{nb}}Bone a cui avevo preso parte anch'io. C'era poi il pianista Glen D.Hardin che dovevo aver conosciuto anni prima da qualche parte anche se non ricordo esattamente dove. Così mi trovavo a suonare la chitarra ritmica con la band di Elvis. Incredibile! Come un sogno nel sogno. Tutti gli altri, da Waits a Springsteen, erano vecchi amici con cui mi ero spesso incrociato durante i miei tour americani. Di loro mi ha colpito soprattutto lo spirito con cui stavano sul palco e la generosità, perché il tutto, contrariamente a quanto si può oggi dedurre riguardando il video, è durato dodici ore, dall'una di pomeriggio all'una di notte. Le prove sono durate moltissimo, e durante le riprese ci fermavano ogni due, tre brani per permettere agli operatori di riposare e posizionare nuovamente le telecamere. Tutto é stato fatto con estrema professionalità ma anche con grande amore, quasi si sapesse quello che doveva succedere... Fra gli invitati c'erano molte star del cinema e altri artisti come Kris Kristofferson e Leonard Cohen. | Spesso quel tipo di show viene fuori molto falso, sai come succede... Ma in questo caso tu potevi leggere l'emozione sul viso di ognuno. Amore e grande ammirazione fusi in un unico sentimento. Abbiamo provato a lungo quelle canzoni tutt'altro che facili da suonare: sono ballate molto complesse e particolari, quelle di Roy. La loro costruzione e il loro arrangiamento sono molto difficili da eseguire. Sul palco quella sera eravamo molto concentrati, proprio come in un'opera. Ecco, se proprio dovessi dare una definizione della musica di Roy Orbison parlerei di opera: a differenza del semplice rock 'n' roll, con la musica di Orbison non puoi permetterti distrazioni o suonare in scioltezza, tutto é più rigido. Sono rimasto molto impressionato dagli altri musicisti, particolarmente dalla TCB Band, che in passato era stato il gruppo di Elvis Presley. Conoscevo già alcuni di loro in quanto James Burton e Jerry Scheff avevano suonato sul mio Almost Blue, e Ron Tutt era stato il batterista in un album di T{{nb}}Bone a cui avevo preso parte anch'io. C'era poi il pianista Glen D. Hardin che dovevo aver conosciuto anni prima da qualche parte anche se non ricordo esattamente dove. Così mi trovavo a suonare la chitarra ritmica con la band di Elvis. Incredibile! Come un sogno nel sogno. Tutti gli altri, da Waits a Springsteen, erano vecchi amici con cui mi ero spesso incrociato durante i miei tour americani. Di loro mi ha colpito soprattutto lo spirito con cui stavano sul palco e la generosità, perché il tutto, contrariamente a quanto si può oggi dedurre riguardando il video, è durato dodici ore, dall'una di pomeriggio all'una di notte. Le prove sono durate moltissimo, e durante le riprese ci fermavano ogni due, tre brani per permettere agli operatori di riposare e posizionare nuovamente le telecamere. Tutto é stato fatto con estrema professionalità ma anche con grande amore, quasi si sapesse quello che doveva succedere... Fra gli invitati c'erano molte star del cinema e altri artisti come Kris Kristofferson e Leonard Cohen. | ||
''A parte l'ammirazione di tutti per Roy e la sua musica, qual é stata un'altra forte sensazione che hai provato trovandoti lì? | ''A parte l'ammirazione di tutti per Roy e la sua musica, qual é stata un'altra forte sensazione che hai provato trovandoti lì? | ||
Quando ci si incontra fra colleghi, soprattutto nel campo dello spettacolo, capita che ci sia qualcuno che ti sta poco simpatico o a cui non piacciono i tuoi dischi, ma quella sera la particolare occasione mi ha portato a rispettare anche chi non avevo mai apprezzato particolarmente, vuoi solo per un fatto epidermico. Nell'insieme è stato come fare una cena con vecchi amici, perché a parte K.D.Lang, Jennifer Warnes e John David Souther avevo già incontrato tutti prima. | Quando ci si incontra fra colleghi, soprattutto nel campo dello spettacolo, capita che ci sia qualcuno che ti sta poco simpatico o a cui non piacciono i tuoi dischi, ma quella sera la particolare occasione mi ha portato a rispettare anche chi non avevo mai apprezzato particolarmente, vuoi solo per un fatto epidermico. Nell'insieme è stato come fare una cena con vecchi amici, perché a parte K.D. Lang, Jennifer Warnes e John David Souther avevo già incontrato tutti prima. | ||
''Chi ti ha colpito di più? | ''Chi ti ha colpito di più? | ||
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