Che simpaticone Elvis Costello! Con l'ironia e la grinta che lo caratterizzano da vent'anni, da buon pifferaio magico armato di chitarra ha incantato l'attento pubblico catanese accorso ad ascoltarlo all'interno del cartellone dell'estate organizzata da Franco Battiato.
Costello, accompagnato dai fidi Attractions, ha "attratto" l'attenzione su di sé alternando rock, ballate, elettricità ed acustico, pop song e canzoni d'autore.
Il concerto, imperniato sul recente All This Useless Beauty, ha fatto conoscere il pubblico siciliano a Costello. "Per un minuto ho pensato che diventaste dei selvaggi, sangue freddo, per favore!» questo il commento divertito e sorpreso del musicista nel sentire le urla e lo scalpitio da stadio per richiedere i bis. Ma procediamo con ordine.
Elvis, Steve, Pete e Bruce prendono possesso degli strumenti alle 21,30. L'acustica del teatro — all'aperto e costruito dentro il parco comunale — è perfetta. Pop elettrico, soul e blues sottendono alla voce calda di Elvis, che imbraccia alternativamente una Fender Telecaster, una Gibson e una chitarra acustica.
Il soul elettrico di "Why Can't A Man Stand Alone" è struggente. Al quinto pezzo parte una parentesi acustica. Steve al piano è in gran forma, e crea la giusta base per il canto in crescendo lirico.
"Melted down for pills and soap," canta Elvis con voce modulata. Quando scorre "Favourite Hour" la mente corre a Cole Porter. "Almost Blue," jazzy e malinconica suscita emozioni così come "My Funny Valentine." "King Of America" segna la fine dell'intermezzo acustico.
In "Distorted Angel" l'atmosfera è psichedelica, quasi Doors. "My Aim Is True" è un omaggio al passato del musicista inglese così come "I Can't Stand Up For Falling Down."
Alla fine mancherà una sola perla: quella "Shipbuilding" già glorificata da Robert Wyatt ed uno degli episodi migliori di Costello. Ieri new wave, oggi senza confini. MacManus/Costello, in due ore senza tregua, ha regalato musica di alto profilo che supera le mode e va dritta al cuore di chi ascolta.
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