Corriere della Sera, September 24, 2013: Difference between revisions
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Riguardo a Elvis Costello mi sento sempre un po’ come il direttore di Studio Aperto davanti a un videomessaggio di Berlusconi: lo riascolterei sempre, in loop, ammirando ogni singolo frame, perché lo considero un genio assoluto, intangibile, spettacolare, eterno e anche un bell’uomo. Nato a Liverpool, Elvis è i quattro [[Beatles]] in un corpo solo, ancorché ordinati in modo esteticamente discutibile. La follia quasi teppistica di [[John Lennon|John]], con quello pseudonimo che abbina The Pelvis e Lou Costello, comico italoamericano degli Anni 50. La soavità di [[Paul McCartney|Paul]], del quale il papà Day incise in italiano una curiosa versione di The Long And Winding Road, e col quale lui, Elvis, scrisse la travolgente [[Veronica]]. L’estro dell’esecuzione di [[George Harrison|George]]. Il volto inadeguato di [[Ringo Starr|Ringo]]. L’inadeguatezza, ecco. Elvis è il Calimero che volle farsi rocker, l’estro cristallino che è sempre rimasto a un millimetro dalla consacrazione planetaria, dalla devozione incondizionata. Popolare, amato, ben voluto, è una rock/popquasistar. Almeno nei numeri – importanti, comunque – ché la sua musica è invece definita, eclettica, spesso geniale. | Riguardo a Elvis Costello mi sento sempre un po’ come il direttore di Studio Aperto davanti a un videomessaggio di Berlusconi: lo riascolterei sempre, in loop, ammirando ogni singolo frame, perché lo considero un genio assoluto, intangibile, spettacolare, eterno e anche un bell’uomo. Nato a Liverpool, Elvis è i quattro [[Beatles]] in un corpo solo, ancorché ordinati in modo esteticamente discutibile. La follia quasi teppistica di [[John Lennon|John]], con quello pseudonimo che abbina The Pelvis e Lou Costello, comico italoamericano degli Anni 50. La soavità di [[Paul McCartney|Paul]], del quale il papà Day incise in italiano una curiosa versione di The Long And Winding Road, e col quale lui, Elvis, scrisse la travolgente [[Veronica]]. L’estro dell’esecuzione di [[George Harrison|George]]. Il volto inadeguato di [[Ringo Starr|Ringo]]. L’inadeguatezza, ecco. Elvis è il Calimero che volle farsi rocker, l’estro cristallino che è sempre rimasto a un millimetro dalla consacrazione planetaria, dalla devozione incondizionata. Popolare, amato, ben voluto, è una rock/popquasistar. Almeno nei numeri – importanti, comunque – ché la sua musica è invece definita, eclettica, spesso geniale. | ||
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