Il Popolo del Blues, July 2005

Bibliography   72 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 UK & Ireland weeklies UK & Ireland magazines UK & Ireland newspapers US newspapers US rock magazines US music magazines US magazines US alternative weeklies European magazines European newspapers Canada  •  Mexico  •  Asia Australia  •  New Zealand South America  •  Africa Blogs  •  Fanzines  •  Books Online publications Il Popolo del Blues   2005 July 2006 January 2006 April 2006 May   2007 April 2008 March 2008 June Italy publications  Newspapers Avvenire Bologna Today Corriere della Sera Il Fatto Quotidiano Gazzetta del Sud Il Giornale Il Giorno Libertà Il Manifesto Naples Mattino La Nazione Il Piccolo Provincia di Cremona Repubblica Il Resto del Carlino Il Secolo XIX La Stampa Il Tirreno L'Unione Sarda L'Unità Magazines Audio Review Blow Up Boy Music Buscadero Ciao 2001 Classic Rock Cube magazine Extra! Famiglia Cristiana Fare Musica Flair Giornale della musica Gong Hi Folks Internazionale Jam Monello Mucchio Selvaggio Music Musica 80 Musica Jazz Musikbox News Spettacolo Torino Nuovo Sound Panorama Popster Rockerilla Rockstar Rolling Stone Rumore Stereoplay Storie Suono Tutti Frutti Velvet Vivi Roma Online publications BlogFoolk Il Cibicida Classifiche Musica Il Corriere della Città Dagospia Distorsioni Firenze Post Impatto Sonoro Indie For Bunnies Indie Zone Kalporz Mescalina Metallized Musica Intorno No Nonsense Ondarock Il Popolo del Blues Quotidiano.net Radio Musik Rocklab Rockol Sentireascoltare Stonemusic TomTomRock European publications  Austria   •   Belgium Croatia/Yugoslavia Czech Rep.   •   Denmark Estonia   •   Finland France   •   Germany Greece   •   Hungary Iceland   •   Italy Netherlands   •   Norway Poland   •   Portugal Romania   •   Spain Sweden   •   Switzerland — Elvis Costello Parco di Villa Solaria (Sesto Fiorentino)    Bernardo Cioci La splendida cornice è quella del Parco di Villa Solaria a Sesto Fiorentino, dove incontriamo un Elvis Costello diverso da quello a cui siamo stati ultimamente abituati. Si presenta sul palco accompagnato da una formazione semplice – basso, tastiere e batteria – e lo fa davanti ad un pubblico composto da coetanei e molti giovani. Bello scoprire che, lasciata a casa ogni velleità “colta”, Elvis sia arrivato con i suoi Imposters per regalare due ore e mezzo di rock’n’roll puro, ovvero il suo lato migliore, senza nulla togliere ad esperimenti per nulla disprezzabili come la collaborazione con Burt Bacharach in Painted From Memory. Costello ha speso tanti anni della propria carriera cercando di dare un respiro più ampio alla propria canzone, prima rinunciando ad una grande band come gli Attractions (retaggio tangibile, considerando che il batterista Pete Thomas è stasera presente) per muoversi verso un territorio più intimo e sconfinare poi nel mondo della classica con alcuni album (The Juliet Letters, North) di “pop da camera” che hanno lasciato l’amaro in bocca a molti estimatori. Ma stasera tutto è diverso, l’uomo di Liverpool torna in America, patria di tutti i suoi primi amori e grande influenza sia del primo che dell’ultimo periodo. Sia i pochi momenti quieti che quelli elettrici puntano direttamente al country, al rock’n’roll e al soul, è il caso di un’emozionante All This Useless Beauty o di Brilliant Mistake, qui riarrangiata in chiave elettrica, o della rarefatta The Scarlet Tide, scaturita dalla collaborazione con Alison Krauss e T-Bone Burnett. Elvis non parla quasi mai, preferendo suonare un pezzo dietro l’altro, e non sorprende ascoltare le composizioni nuove amalgamarsi così bene insieme alle altre. Sia il recente The Delivery Man che When I Was Cruel sono album di finissima fattura e canzoni come Country Darkness, The Delivery Man, Button My Lip (il pezzo più punk che Elvis abbia scritto da 25 anni a questa parte?), When I Was Cruel #2 e Monkey To Man mettono in mostra un artista capace di ricatturare quell’intensità giovanile che a volte svanisce per sempre. Finale con un medley infuocato di vecchie glorie, da Oliver’s Army a Pump It Up fino all’immancabile (What’s So Funny ‘Bout) Peace, Love and Understanding, ormai da annoverare come veri e propri classici di tutto il rock. Elvis dimostra di sapersi ancora arrabbiare, il pubblico si alza in piedi e ringrazia di cuore. Tags: Burt Bacharach  •  Painted From Memory  •  The Attractions  •  Pete Thomas  •  The Juliet Letters  •  North  •  All This Useless Beauty (song)  •  Brilliant Mistake  •  The Scarlet Tide  •  Alison Krauss  •  T-Bone Burnett  •  The Delivery Man  •  When I Was Cruel  •  Country Darkness  •  The Delivery Man (song)  •  Button My Lip  •  When I Was Cruel No. 2  •  Monkey To Man  •  Oliver's Army  •  Pump It Up  •  (What's So Funny 'Bout) Peace, Love And Understanding? Il Popolo del Blues, July 2005 Bernardo Cioci reviews Elvis Costello & The Imposters, Wednesday, June 15, 2005, Villa Solaria, Sesto Fiorentina, Italy. Images Photo by Gianni Rossati Photo by Ernesto de Pascale Photo by Ernesto de Pascale

External links

• ilpopolodelblues.com
• Wikipedia