Repubblica, April 3, 2002: Difference between revisions
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<center> Giacomo Pellicciotti </center> | <center> {{mm}} Giacomo Pellicciotti </center> | ||
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MILANO | MILANO — A 47 anni Elvis Costello è uno dei musicisti più frenetici di oggi. Anche uno dei più importanti, perché tra i pochi davvero capaci di spaziare nei territori più diversi dello scibile sonoro. | ||
A Milano per presentare ''When I Was Cruel'', il suo nuovo rock album che esce il 12 aprile dopo sette anni dall' ultimo, l' ex folletto del punknew wave britannico si perde nei rivoli di cento progetti che si accavallano e rendono più interessante la sua e la nostra vita. Costello svela i due segreti che lo rendono così prolifico e creativo. | |||
Primo: «E' indispensabile ascoltare molta musica, classica, jazz, pop e altra. Fossilizzarsi su un solo genere è noioso. Finisci per sclerotizzarti e ripeterti all' infinito. Non sono un nostalgico, ma preferisco la buona musica della strada maestra, da Monteverdi a Bob Dylan. Non mi occupo di vendere più dischi, anche perché non sono una bionda di 16 anni e non m' interessa la competizione a colpi di schegge pop con emozioni che durano poco». | |||
Secondo: «Scrivo spesso le canzoni insieme a mia moglie, che studia l' italiano e mi ha fatto scoprire Mina dopo gli Almamegretta, su due cassette allegate alle dispense del suo corso di lingue». Anche Costello, come Tom Waits, ha trovato in Cait O'Riordan, l' ex bassista dei Pogues che ha sposato nel 1986, una donna forte, al tempo stesso manager e musa ideale. | |||
''When I Was Cruel'' è un travolgente ritorno al rock, con batteria e chitarra distorta col tremolo. Registrato a Dublino con i fedeli Steve Nieve e Pete Thomas, un salto a New York per una rovente sezione di fiati, l' album offre una scelta di brani del Costello migliore, con la consumata abilità di oggi nel movimentare i paesaggi sonori. | |||
L' episodio più curioso è forse ''When I Was Cruel'' n. 2, con l' ardito inserimento di uno stralcio da un hit di Mina degli anni '60, Un bacio è troppo poco di Antonio Amurri e Bruno Canfora. Della voce di Mina si sente solo l' articolo "un" ripetuto come un tormentone per tutto il brano. L' effetto è singolare, tipico del più stravagante trovarobato musicale di Declan MacManus alias Costello. | |||
Chiamato dalla vedova Sue Mingus, ha suonato in Brasile con la Mingus Big Band per la quale sta scrivendo canzoni complete di versi o rielaborazioni dagli originali del grande Charles. | |||
D' estate va a Los Angeles dove Michael Tilson Thomas dirige all' UCLA il suo Sogno di una notte di mezza estate messo in scena due anni fa dall' Aterballetto di Reggio Emilia. Segue album per la Deutsche Grammophon. | |||
Per la tv giapponese ha inciso la sua versione di "Smile" di Charlie Chaplin. Elvis apparirà anche in uno dei prossimi episodi dei ''Simpsons'', «nella parte di uno strano insegnante di rock 'n' roll». | |||
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{{tags}}[[When I Was Cruel]] {{-}} [[Steve Nieve]] {{-}} [[Pete Thomas]] {{-}} [[Mina]] {{-}} [[The Pogues]] {{-}} [[Cait O'Riordan]] {{-}} [[Declan MacManus]] {{-}} [[Bob Dylan]] {{-}} [[Tom Waits]] {{-}} [[Mingus Big Band]] {{-}} [[Charles Mingus]] {{-}} [[Sue Mingus]] {{-}} [[Michael Tilson Thomas]] {{-}} [[UCLA]] {{-}} [[Aterballetto]] {{-}} [[Deutsche Grammophon]] {{-}} [[Charles Chaplin]] {{-}} [[Smile]] | |||
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'''La Repubblica, Musica, April 3, 2002 | '''La Repubblica, Musica, April 3, 2002 | ||
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[[Giacomo Pellicciotti]] profiles Elvis Costello following the release of ''When I Was Cruel''. | [[Giacomo Pellicciotti]] profiles Elvis Costello following the release of ''[[When I Was Cruel]]''. | ||
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