Music (Italy), July 1982: Difference between revisions
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Riguardo al fatto che un artista come Edmunds suoni principalmente per puro divertimento Dave ha dichiarato: “''Mi diverto molto di più oggi di alcuni anni fa. C’è stato un periodo dal ’69 al ’75, in cui ebbi una crisi d’identità, perché pensavo di non rendere sul palco, di non riuscire a dare nulla al mio pubblico; poi, con i Rockpile, mi convinsi delle mie possibilità e con la band che ho attualmente è fantastico suonare rock’n’roll''”. Punzecchiando Dave Edmunds sul vivo della questione, ovvero perché questi quarantenni abbiano ancora così tanto fascino, vengono fuori cose interessanti: “''Il mio approccio alla musica negli anni non è affatto cambiato, poiché ancora oggi prendo il rock’n’roll come cosa genuina. Il fatto che il pubblico ami e continui ad amare gente come me, Nick Lowe or Graham Parker è in parte casuale, in parte normale, perché io e Nick abbiamo sempre dato al pubblico qualcosa che ama, vecchi hits dei sixties e dei fifties che piacciono sempre; che poi io abbia raggiunto più volte le charts inglesi, questa, a mio avviso, è solo fortuna, in quanto in un paese come l’Inghilterra, ove tutto cambia così velocemente, tu puoi avere alcuni hits in vari periodi di tempo od averne tre or quattro nello stesso periodo e poi sparire inesorabilmente. Per quanto riguarda la mia collaborazione con la Stiff, giudico positiva ogni tipo di iniziativa delle labels cosidette indipendenti, sono state quelle che hanno diffuso il rock’n’roll in America.''” | Riguardo al fatto che un artista come Edmunds suoni principalmente per puro divertimento Dave ha dichiarato: “''Mi diverto molto di più oggi di alcuni anni fa. C’è stato un periodo dal ’69 al ’75, in cui ebbi una crisi d’identità, perché pensavo di non rendere sul palco, di non riuscire a dare nulla al mio pubblico; poi, con i Rockpile, mi convinsi delle mie possibilità e con la band che ho attualmente è fantastico suonare rock’n’roll''”. Punzecchiando Dave Edmunds sul vivo della questione, ovvero perché questi quarantenni abbiano ancora così tanto fascino, vengono fuori cose interessanti: “''Il mio approccio alla musica negli anni non è affatto cambiato, poiché ancora oggi prendo il rock’n’roll come cosa genuina. Il fatto che il pubblico ami e continui ad amare gente come me, Nick Lowe or Graham Parker è in parte casuale, in parte normale, perché io e Nick abbiamo sempre dato al pubblico qualcosa che ama, vecchi hits dei sixties e dei fifties che piacciono sempre; che poi io abbia raggiunto più volte le charts inglesi, questa, a mio avviso, è solo fortuna, in quanto in un paese come l’Inghilterra, ove tutto cambia così velocemente, tu puoi avere alcuni hits in vari periodi di tempo od averne tre or quattro nello stesso periodo e poi sparire inesorabilmente. Per quanto riguarda la mia collaborazione con la Stiff, giudico positiva ogni tipo di iniziativa delle labels cosidette indipendenti, sono state quelle che hanno diffuso il rock’n’roll in America.''” | ||
Dave Edmunds è un musicista integro e puro e la musica del suo ultimo lavoro “''DE7''”, conferma questa impressione. Accanto a vecchi classici, a rock’n’roll fuoriusciti dalla sua penna felice, vi è pure un brano, “''from small things, big things come''” scritto dall’idolo degli anni ottanta, Bruce Springsteen. Dave racconta come nacque questa singolare collaborazione: “''Un mio amico, un disc-jockey che lavora alla Capitol radio di Londra mi diede due biglietti, per me e mia moglie, pre uno dei concerti che Bruce tenne l’anno scorso al Wembley Stadium. Non ero un fanatico di Bruce, ma quando vidi lo show, ne fui subito entusiasta, una delle cose migliori che abbia mai visto in vita mia. Ero nell’area riservata alla stampa ed alla fine del concerto i due managers di Springsteen mi dissero che Bruce voleva vedermi. Lo incontrai nel camerino, parlai con lui per circa un’ora, e poi Bruce mi disse che aveva una conzone per me; me la fec sentire ed in seguito mi mandò un “demo tape” da cui io trassi la versione presente sul mio ultimo lp''”. Salutando Edmunds, afferriamo pure un suo parere sull’amico/nemico Nick Lowe: “''Penso che Nick abbia sempre rappresentato la parte più melodica del rock’n’roll, mentre io quella più grintosa''”. | |||
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