L'Unità, March 4, 1994

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L'INTERVISTA.

Elvis, dai violini alla gioventù brutale


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   Diego Perugini

Costello sul nuovo, bellissimo disco. "Tomo al rock e riformo gli Attractions"

Elvis Costello riforma gli Attractions e ritrova l'ispirazione dei vecchi capolavori. Esce oggi Brutal Youth, nuovo disco dell'occhialuto inglese dopo l'incursione nella musica "colta" di The Juliet Letters, con il Brodsky Quartet. Ora Costello consegna un album più immediato e essenziale, fra 'nervosi'pop-rock e splendide ballate melodiche: confermandosi tra i migliori "songwriters" al mondo e apprestandosi a un tour che toccherà l'Europa dopo l'estate.

MILANO. Come ai vecchi tempi. Elvis Costello ritrova rasoio e forbici, elimina barba e capelli in eccesso, si tuffa nei ricordi. Rievocando l'immagine di "angry young man" della new wave anni Settanta, scoppiettante cantautore nell'esplosione punk: e convocando per la sua ultima fatica il nucleo storico degli Attractions, con Pete Thomas, Steve Nieve, Bruce Thomas e l'amico Nick Lowe. Quello che abbiamo davanti è un Costello giovanile, affabile e divertito, niente affatto l'artista scostante dipinto da tante cronache passate. E quello che abbiamo in testa da parecchie ore a questa parte è un nuovo disco, Brutal Youth, davvero bello: un po' Get Happy e un po' Imperial Bedroom, tanto per citare lontani capolavori. Dove ci sono i classici pop-rock impregnati di nervoso beat, con la voce che s'impenna aspra e i suoni asciutti e precisi: alternati a tante ballate melodiche, talvolta di sublime fattura come This Is Hell, chitarra acustica, controcanti e un mare di pathos, di primo acchito il vertice dell'album. Che comunque è da ascoltare e riascoltare, per cogliere sfumature e raffinatezze e apprezzare l'elegante sobrietà: batteria secca, colon d'organo, controtempi e riprese, riff avvincenti e tante influenze rielaborate.

"Il ritorno con gli Attractions non ha un significato particolare", spiega Elvis, "semplicemente queste canzoni dovevano essere suonate in maniera essenziale, senza troppi abbellimenti. E allora ho pensato al mio vecchio gruppo: anche se per me rimane fondamentale sperimentare sempre cose nuove. Sono partito con gli Attractions, era la band giusta al momento giusto: ma poi hu sentito che dovevo cimentarmi in altri campi, confrontarmi con musiche diverse per crescere. Tutte cose che arnechiscono il tuo profilo artistico". Come la collaborazione "colta" col Brodsky Quartet per il precedente disco The Juliet Letters una raccolta di canzoni eseguite insieme a un quartetto d'archi e portate anche in tour. "Un momento determinante per la mia camera: anche perchè per la prima volta mi cimentavo in un campo difficilissimo. Ma io credo alla musica come spazio aperto, dove non ci devono essere limiti: recentemente, per esempio, ho lavorato alla colonna sonora di un film su Kurt Weill. In passato ho collaborato con McCartney, scoprendo quanto i Beatles siano stati importanti, anche inconsciamente, per la mia storia. Oppure la passione per il country, che continua anche oggi: forse meno accentuata di prima, ma ormai presenza fissa disseminata fra le note".

Prolifico Costello: ha scritto un intero disco di canzoni per la stellina decaduta Wendy James, la cantante dei Transvision Vamp, e medita di far uscire entro l'anno un disco di sole "cover", progetto risalente al penodo di Mighty Like a Rose. Top secret sul contenuto. Mentre il prossimo tour partirà da Vancouver in maggio, per toccare I Europa dopo l'estate. Concentriamoci, intanto, su Brutal Youth, gioventù brutale, con le foto d'infanzia nel libretto e una bizzarra scritta in italiano all'interno che recita "lo strombazzo! lo dedico questo assurdo scarabocchio e mormorio per la mia bruta gioventù con stufacente desiderio". "Un gioco nato da un corso d'italiano seguito a Firenze assieme a mia moglie: abbiamo provato a mettere giù una frase, una specie di dedica universale, chissà gli errori. La vostra è una lingua affascinante, ma molto difficile. Speravo d'impararla in fretta, anche per parlare con voi: ma sono stato un cattivo studente. Quanto al titolo, riassume un po' i due concetti trattati nelle canzoni: la giovinezza e la violenza. Temi che ricorrono in maniera diversa nel disco, ma senza intenti didascalici: ci sono anche nferimenti autobiografici, ma non certo un diario analitico o una cronaca della mia vita".

Ancora l'Italia: durante il soggiorno a Firenze si è accorto. Elvis, dei segnali di cambiamento nella società italiana? "Quando studi una lingua straniera o vivi anche per un breve periodo all'estero, ti sembra subito di capire quello che sta accadendo. Beh. è difficile dirlo: non ho questa presunzione. È impossibile calarsi in fretta in una situazione culturale e sociale così diversa dalla propria: quindi mi limito a leggere i commentatori inglesi sulla politica italiana, al limite posso permettermi qualche considerazione sul calcio. O sulla musica: so che un vostro cantautore, Enrico Ruggeri, ha messo in piedi uno spettacolo con una ruota della fortuna simile alla mia di qualche anno fa. E mi hanno dato anche un suo disco: non male, anche se vorrei capire meglio i testi".


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L'Unità, March 4, 1994


Diego Perugini interviews Elvis Costello following the release of Brutal Youth.

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