Rockol, March 4, 2023

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"THE SONGS OF BACHARACH & COSTELLO - ELVIS COSTELLO" la recensione di Rockol

La doverosa celebrazione della coppia Bacharach – Costello.


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   Michele Boroni

Un ricco cofanetto racconta in musica il sodalizio con remaster, cover inedite e canzoni dal vivo

Negli ultimi anni abbiano ascoltato decine e decine di cofanetti e versioni deluxe di dischi memorabili ma che aggiungevano poco o niente sia a livello di contenuto artistico sia di narrazione.

Non è il caso di questo box Super Deluxe da 4cd/2Lp (ma c'è anche una versione ridotta in 2 cd) di “The Songs of Bacharach & Costello” che racconta i 25 anni del sodalizio artistico tra Burt Bacharach e Elvis Costello, offrendoci la versione rimasterizzata da Bob Ludwig di quel capolavoro assoluto che è “Painted From Memory” (1998), più una serie di collaborazioni successive che comprendono la musica per due musical (mai realizzati), versioni live e quelle di altri interpreti.

In pratica un corpus di 45 canzoni di cui ben 19 inediti.
Una premessa: questo cofanetto è stato annunciato i primi di gennaio per festeggiare il 25mo anniversario di “Painted from memory”; la coincidenza con la recente scomparsa di Bacharach è ovviamente una spiacevole casualità.

Un amore che parte da lontano
Il bello di questo cofanetto è la possibilità di poter raccontare la storia ben prima delle prime canzoni registrate in coppia. Infatti, già nel 1977 in piena rivoluzione punk, Elvis Costello propose dal vivo insieme ai suoi Attraction la bacharachiana "I Just Don't Know What To Do with Myself" contenuta poi nell'album “Live Stiffs” della Stiff Records nel 1978 e che è presente nel cofanetto. All'epoca molti pensarono fosse un ironico sberleffo, invece si trattava di un sentito omaggio.

In seguito la musica di Bacharach ha continuato a risuonare nel repertorio costelliano: Nick Lowe e Costello infatti hanno duettato su "Baby It's You" di Bacharach, Dixon e Mack (fratello di Hal) David per l'EP "Lowe" del 1984; anni dopo nel suo “Kojak Variety” (1995) registrò "(Don't Go) Please Stay" dei Drifters, scritto da Bacharach.

Quindi Bacharach è sempre stato nel DNA musicale di Costello, fin dagli esordi.
Ma in realtà il prezioso booklet ci regala una foto del 1963, dove si vede McManus Senior (il padre di Elvis Costello) cantare con la Joe Loss Orchestra al Royal Variety Show insieme a Marlene Dietrich. Tra il pubblico, a pochi metri dai Beatles c'è il direttore musicale della Dietrich, ovvero Burt Bacharach.

Due mondi che si fondono
L'incontro tra Elvis & Burt arriva grazie a Hollywood e alla possibilità di poter scrivere insieme una canzone per l'affascinante e imperfetto film del 1996 di Allison Anders “Grace Of My Heart”, una pellicola che raccontava la storia vagamente basata sulla vita di Carole King che si incrocia con quelle di Phil Spector, Brian Wilson, Gerry Goffin e molti altri della scena del Brill Building di New York dei primi anni '60. I due lavorarono insieme via fax e telefono e Bacharach, esaltato dal tema del film, tornò dopo tanti anni a scrivere in 6/8 e 12/8.

Da qui parte la straordinaria collaborazione che porta alla realizzazione del maestoso e ispirato “Painted from Memory” del 1998, disco che mantiene la stessa emotività viscerale e da brivido dei trionfi di Bacharach negli anni '60, in cui si mescolano perfettamente bellezza e dolore.

I testi di Elvis Costello sono particolarmente ispirati e incanalano perfettamente il torrente di emozioni contrastanti a seguito della separazione con la moglie Cate O'Riordan dopo 16 anni di matrimonio. “In the darkest place”, “The house is empty now” "I Still Have That Other Girl" per citarne solo alcune, sono canzoni senza tempo. Bacharach arrangia tutto in grande stile orchestrale, con Johnny Mandel che scrive la straordinaria partitura degli archi per la title track. A un ascolto più approfondito del nuovo remaster si possono notare il pianoforte e gli archi più brillanti nella già citata "In the Darkest Place" e anche "Toledo" suona molto bene con maggiori dettagli sulle chitarre acustiche e sui campanellini.

Gli inediti
A seguito del successo (soprattutto di critica) di “Painted from Memory”, il drammaturgo Chuck Lorre (lo showrunner di “Big Bang Theory”) propone a Costello e Bacharach di scrivere altre canzoni e prendere in considerazione l'idea di adattare l'album per il palcoscenico in un musical dal titolo “Taken from life”. Il musical non verrà mai realizzato, ma le canzoni sì, eseguite da differenti interpreti tra cui Audra Mae, la pronipote di Judy Garland, in una versione sublime e scarna di "In the Darkest Place", Jenni Muldaur nella kurtweiliana “Shameless” e persino lo stesso Bacharach nella malinconica "Lie Back And Think Of England". Tra le perle di questo secondo disco ci sono le inedite torch song “Look up again” e “You can have her” eseguito da un ispirato Costello accompagnate dall'orchestra da Vince Mendoza, registrate nel settembre 2021. Nello stesso cd sono contenute anche un paio di riletture jazz della coppia contenute nel disco “The Sweetest Punch” di Bill Frisell insieme a Cassandra Wilson e Don Byron.

Le versioni live
Gli altri due cd contengono versioni live delle canzoni di “Painted” e di altri classici bacharachiani. In particolare il terzo disco offre sette canzoni estratte dal songbook di Bacharach/Costello eseguite dal vivo da Costello e dal pianista Steve Nieve in varie date di un tour del 1999 a cui si aggiunge la loro versione intima di "I'll Never Fall in Love" di Bacharach/David. In questo disco da segnalare anche la toccante performance di Burt ed Elvis di "This House Is Empty Now" registrate al Late Night with Conan O'Brien del novembre 1998. Il quarto disco invece contiene, oltre alle già citate versioni costelliane prima dell'incontro, anche alcuni estratti dal breve tour che Bacharach e Costello fecero insieme a seguito dalla pubblicazione del disco. .

Insomma, si tratta di un cofanetto prezioso dal grande valore artistico e che testimonia la collaborazione tra due musicisti di differenti generazioni ma uniti dal gran talento nello scrivere complesse canzoni d'amore per adulti che sono ormai diventate dei classici, a partire da quel fantastico “You knocked me out / It was the sweetest punch”.


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Michele Boroni reviews The Songs Of Bacharach & Costello.

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