Roma -Paul McCartney? E’ un tipo molto musicale";”La Thatcher? Si, è vero, mi piacerebbe ballare sulla sua tomba" -I video? Sono come gli autobus: se ne perdi uno ne arriva subito dopo un altro".
Elvis Costello va avanti cosi, come un grillo parlante in versione rock, mescolando risposte ad effetto e grandi gesti, battute facili e ironia britannica: ospite in questa settimana del notturno «Doc di Raidue per presentare il nuovo lp Spike, il cantante, londinese con origini irlandesi e italiane, ha incontrato ieri mattina giornalisti e appassionati della sua musica, nella penombra di un grande albergo del centro di Roma.
Paul McCartney avrebbe detto, dopo aver lavorato con Costello, di essersi sentito come ai tempi in cui componeva con Lennon: “Sicuramente è un complimento — ha commentato l’ineffabile Costello — forse Paul ha provato questa sensazione perché tra noi cera lo stesso tipo di attrito che esisteva tra lui e John Lennon. Un attrito costruttivo, naturalmente, che contribuiva al risultato della collaboraziones.
Qualcuno ha paragonato la musica di Costello nientedimeno che a quella di Gershwin: “Dipende da cosa volevano dire — ci pensa su l’ilare Elvis — Gershwin è morto....
Qualcun altro chiede a Costello se ha un modello letterario cui ispirarsi per scrivere i testi: ‘No, scrivo come mi viene e se ho una buona ispirazione posso comporre una canzone anche in dodici minutis.
Inutile scavare, cercare di andare oltre la barriera delle pseudo-originalità di circostanza: ‘Irlanda?
‘Amo troppe cose di quel Paese, è troppo difficile riassumerle in un’unica frase: soprattutto mi piace il clima di anarchia misto a repressione che si respira da quelle parti».
Le case discografiche, la nuova Wea, la vecchia, confusionaria -Stiff records»? ‘Cerco sempre di creare un buon rapporto con le case discografiche, soprattutto m’interessa la capacità di produrre novità, l’immaginazione, il senso dellumorismo».
Le origini? ‘Prima di imparare a camminare ho imparato ad accendere il giradischi per ascoltare un disco di Sinatra che mi piaceva tanto. Mio padre era un musicista, mia madre aveva un negozia di articoli musicali: la musica dovevo averla proprio nel sanguet. Il cinema? ‘Come attore ho avuto un’unica esperienza: portavo in testa un cilindro e sotto c’era un coniglio che si è meno a scavare sotto la mia brillantina. Quando ho tolto il cilindro i miei capelli erano in uno stato disastroso. Ne ho ricavato un insegnamento: mai tenere conigli sotto il cappello. Le colonne sonore? «Ci ho provato, ma le musiche nei film vengono rovinate dalle immagini, finiscono per diventare un rumore.
Il gruppo che da sempre lo accompagna, gli Attractions, perché è quasi assente dall’ultimo Ip? ‘Sono andati a lavorare con la Nasa, devono andare sulla luna. Quando torneranno lavoreremo di nuovo insieme".
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