La Stampa, August 18, 2023

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Carmen Consoli: “Elvis Costello me lo sono trovato in camerino a New York, è come Battiato ha l’umiltà dei grandi”


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Marinella Venegoni

Tre live in coppia con il cantautore americano per la Cantantessa: 28 agosto a Roma, il 29 a Palermo e il 31 a Milano: "Avremo poco tempo per provare e allora lui mi canta le mie canzoni al telefono"

Carmen Consoli, che effetto fa prepararsi agli incontri con Elvis Costello mentre lassù sulla sua testa, l’Etna si dà da fare?
"Mi emozionano le eruzioni. Il giorno della scomparsa di Battiato accade sempre. Per me è un momento di euforia, ho i miei parenti veneti a casa e con 40 gradi mia mamma prepara la caponata. Costello? Ogni tanto ho la sensazione che si tolga la maschera e mi dica: “Sono italiano, ho sempre finto di essere inglese”. Cura la pronuncia nella nostra lingua, gli piace tanto, è attratto dalla bellezza e dall’armonia. Quando studiavo al Berklee College of Music, a Boston, mi sono resa conto che il linguaggio della musica è italiano. E comunque ringrazio la vita per avermi dato questa occasione, con Elvis".

Avete già lavorato un po’ al progetto, lei sotto l’Etna e lui a Vancouver.
"Mi ritrovo sotto il vulcano, mentre Costello mi manda degli audio nel telefono, e mi canta le mie canzoni. Io gli faccio le mie proposte. Avremo poco tempo per provare, a Roma. Abbiamo preso in considerazione una trentina di pezzi, dobbiamo scegliere bene fra questi e saranno prove interminabili".

Strana accoppiata, di due irrequieti della musica d’autore.
"Ha entusiasmo. Ha in sé il fanciullino. Entusiasmo vuol dire giovinezza, uno nella vita deve fare ciò per cui è nato. Se non svengo, porterò avanti sul palco questo progetto".

Vi siete incontrati la prima volta nello studio di Red Ronnie, tanti anni fa a fine Novanta.
"Suonai Geisha e Costello rimase colpito dal brano in cinque ottavi".

Tanto che venne ad ascoltarla nel 2006, dopo 8 anni, al famoso concerto di New York così recensito dal New York Times: "Il passato per quanto distante e leggendario e la complessità del presente non sono mai lontani nelle sue canzoni".
"Lì mi stupì la sua umiltà che è dei grandi. A New York venne in camerino con gli occhi di un bambino: è uno come Battiato, che ti faceva sentire importante nascondendo la propria grandezza".

Qualche titolo che potrebbe uscire sul palco?
"Canzoni sue, per esempio la bellissima All This Useless Beauty, e canzoni mie. Cerco di creare un incontro fra lingue e sonorità, gli sono grata. Il punto è l’autenticità con la quale ti accosti alla musica. Il pensiero poetico ha un’altra spinta, non solo le note, e quel poco di poesia mia credo sia legata all’autenticità. Elvis ha riconosciuto in me questa caratteristica. Lui nel 1979 aveva inciso She di Aznavour e finì in cima alle classifiche, credo che certe scelte alludano al modo in cui si vuole stare al mondo. Come dico sempre a Carlo, mio figlio, che ora si è appassionato al suono del basso e viene spesso con me in studio, “Devi mettere il cuore e tutto viene meglio, ma il valore ci vuole”".

In tempi di intelligenza artificiale, sono pensieri che acquistano una certa rilevanza.
"In realtà, ci sono algoritmi che non hanno soluzione, la macchina va in tilt quando dici “quanto basta”. Le canzoni non si possono fare con un algoritmo, se ci metti Nick Cave con il suo repertorio, è il cuore che fa la differenza. Come canta Costello in This Useless Beauty: ma cosa dobbiamo fare di questa bellezza inutile? Rasiamo al suolo il Colosseo per necessità che non sono nemmeno umane? L’uomo non fa PIL, l’avanzare degli anni è una festa in tutte le sue fasi, mentre siamo condannati a seguire un criterio di obsolescenza. Mia madre ha quasi 80 anni ed è più bella adesso di quando aveva la mia età, suo nipote è pazzo di lei".

Lei ha in corso un tour con quattro formazioni diverse: con quale andrà all’incontro con Costello?
"Chitarra, violino e mandolino. Voglio essere popolare, voglio essere libera da beat. Ho sempre impressa Joan Baez quando si affacciò sul palco di Woodstock, voce e chitarra".

E poi il suo tour proseguirà.
"Sì, ho una stagione piena ma sparigliamo. Spalmo appunto il mio repertorio in quattro concerti... Suono in trio come farò con Costello, e in duo con Marina Rei, oppure in duo con il mio chitarrista, e infine con la band con la quale lui mi vide a New York".


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La Stampa, August 18, 2023


Marinella Venegoni interviews Carmen Consoli prior to three concerts with Elvis Costello and Steve Nieve on Monday, August 28, 2023 at the Auditorium Il Parco Della Musica, Rome; Tuesday, August 29, 2023 at Teatro di Verdura, Palermo; and Thursday, August 31, 2023 at Castello Sforzesco, Milan, Italy.


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