La Stampa, November 17, 1984: Difference between revisions

From The Elvis Costello Wiki
Jump to navigationJump to search
(Create page for La Stampa preview of three Italian dates on the 1984 European solo tour)
 
m (fix scan error)
 
(One intermediate revision by the same user not shown)
Line 11: Line 11:
----
----
{{Bibliography text}}
{{Bibliography text}}
Milano - Nuova, breve ondata Italiana di rock di marca, si comincia lunedi 19 con la tournee di Elvis Costello che sarà in prima al Nazionale di Milano, e proseguira poi 11 20 all’Olimpico di Roma e 11 22 alla sala Europa di Bologna.  Dal 26 arrivano i Depeche Mode, che esordiranno a Firenze per proseguire 11 27 a Bologna e 11 28 a Milano. Oran finale con Lou Reed, già prenotato 11 12 e il 13 dicembre a Milano e Padova: ma le date non sono ancora sicure.   
Milano - Nuova, breve ondata Italiana di rock di marca, si comincia lunedi 19 con la tournee di Elvis Costello che sarà in prima al Nazionale di Milano, e proseguira poi 11 20 all’Olimpico di Roma e 11 22 alla sala Europa di Bologna.  Dal 26 arrivano i Depeche Mode, che esordiranno a Firenze per proseguire 11 27 a Bologna e 11 28 a Milano. Gran finale con Lou Reed, già prenotato 11 12 e il 13 dicembre a Milano e Padova: ma le date non sono ancora sicure.   


Prevista già per questa ma poi rinviata per l'improvvisa decisione d'incidere un longplaying, ecco finalmente che arriva in Italia la tournee di Elvis Costello.  Tre date sole, ma dovrebbero bastare per una buona conoscenza diretta di questa ben strana popstar.  
Prevista già per questa ma poi rinviata per l'improvvisa decisione d'incidere un longplaying, ecco finalmente che arriva in Italia la tournee di Elvis Costello.  Tre date sole, ma dovrebbero bastare per una buona conoscenza diretta di questa ben strana popstar.  
Line 17: Line 17:
Perché Costello è uno che avrebbe in sé ben poco per diventare famoso e osannato: non è quello che si dice una bellezza, se ne sta molto sulle sue, tratta la gente con fare brusco, e odia visceralt mente i giornalisti e i giornali.  Eppure in pochi anni, partendo da un lavoro oscuro di programmatore presso un laboratorio di cosmetica, è riuscito a guadagnarsi l’etichetta di Grande Divo del pop.  Senza abbandonare i suo irritante e provocatorio stile.   
Perché Costello è uno che avrebbe in sé ben poco per diventare famoso e osannato: non è quello che si dice una bellezza, se ne sta molto sulle sue, tratta la gente con fare brusco, e odia visceralt mente i giornalisti e i giornali.  Eppure in pochi anni, partendo da un lavoro oscuro di programmatore presso un laboratorio di cosmetica, è riuscito a guadagnarsi l’etichetta di Grande Divo del pop.  Senza abbandonare i suo irritante e provocatorio stile.   


Le sue canzoni sono costruite con un impianto musicale di raffinata semplicità e su testi lirici dove la ferocia del commento polemico, o beffardo, accompagna il racconto di storie quotidiane spesso amaro. Costello è un cantautore senza ombre, capace però anche di atmosfere sonore di curiosa serenità: la strumentazione plana che sceglie per la sua musica, e la stressa esposizione quasi schiva della voce, accentuano fitaglio riflessivo del suo canzoniere, tra lampi improvvisi di simmetria e scalti nevrotici di vicacità.
Le sue canzoni sono costruite con un impianto musicale di raffinata semplicità e su testi lirici dove la ferocia del commento polemico, o beffardo, accompagna il racconto di storie quotidiane spesso amaro. Costello è un cantautore senza ombre, capace però anche di atmosfere sonore di curiosa serenità: la strumentazione plana che sceglie per la sua musica, e la stressa esposizione quasi schiva della voce, accentuano fitaglio riflessivo del suo canzoniere, tra lampi improvvisi di simmetria e scatti nevrotici di vicacità.


Il tutto, nello spazio rigoroso del 3 minuti, mai di più. La canzone per lui è un contentitore rigido, una forma bloccata: la genialità sta solo in quello che ci si mette dentro.   
Il tutto, nello spazio rigoroso del 3 minuti, mai di più. La canzone per lui è un contentitore rigido, una forma bloccata: la genialità sta solo in quello che ci si mette dentro.   

Latest revision as of 13:57, 18 June 2020

... Bibliography ...
727677787980818283
848586878889909192
939495969798990001
020304050607080910
111213141516171819
202122232425 26 27 28


La Stampa

Italy publications

Newspapers

Magazines

Online publications


-
Debutta lunedi a Milano, poi arrivan i Depeche Mode e Lou Reed.

Costello, il brutto (con classe) del rock


translate
  

Milano - Nuova, breve ondata Italiana di rock di marca, si comincia lunedi 19 con la tournee di Elvis Costello che sarà in prima al Nazionale di Milano, e proseguira poi 11 20 all’Olimpico di Roma e 11 22 alla sala Europa di Bologna. Dal 26 arrivano i Depeche Mode, che esordiranno a Firenze per proseguire 11 27 a Bologna e 11 28 a Milano. Gran finale con Lou Reed, già prenotato 11 12 e il 13 dicembre a Milano e Padova: ma le date non sono ancora sicure.

Prevista già per questa ma poi rinviata per l'improvvisa decisione d'incidere un longplaying, ecco finalmente che arriva in Italia la tournee di Elvis Costello. Tre date sole, ma dovrebbero bastare per una buona conoscenza diretta di questa ben strana popstar.

Perché Costello è uno che avrebbe in sé ben poco per diventare famoso e osannato: non è quello che si dice una bellezza, se ne sta molto sulle sue, tratta la gente con fare brusco, e odia visceralt mente i giornalisti e i giornali. Eppure in pochi anni, partendo da un lavoro oscuro di programmatore presso un laboratorio di cosmetica, è riuscito a guadagnarsi l’etichetta di Grande Divo del pop. Senza abbandonare i suo irritante e provocatorio stile.

Le sue canzoni sono costruite con un impianto musicale di raffinata semplicità e su testi lirici dove la ferocia del commento polemico, o beffardo, accompagna il racconto di storie quotidiane spesso amaro. Costello è un cantautore senza ombre, capace però anche di atmosfere sonore di curiosa serenità: la strumentazione plana che sceglie per la sua musica, e la stressa esposizione quasi schiva della voce, accentuano fitaglio riflessivo del suo canzoniere, tra lampi improvvisi di simmetria e scatti nevrotici di vicacità.

Il tutto, nello spazio rigoroso del 3 minuti, mai di più. La canzone per lui è un contentitore rigido, una forma bloccata: la genialità sta solo in quello che ci si mette dentro.


Tags: Teatro NazionaleTeatro OlimpicoLou Reed

-

La Stampa, November 17, 1984


La Stampa previews Elvis Costello on Monday, November 19, 1984 at Teatro Nazionale, Milan; Tuesday, November 20, 1984, at Teatro Olimpico, Rome; and Thursday, November 22, 1984 at Teatro Manzoni, Bologna, Italy, as part of the 1984 European Solo Tour.

Images

1984-11-17 La Stampa page 21 clipping 01.jpg
Clipping.

1984-11-17 La Stampa page 21.jpg
Page scan.

-



Back to top

External links